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A destra, la via normale, con il crocevia del Rif. Benigni; al centro, la variante dei vitelli. |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Cusio, località Baita Sciocc (q. 1510 m) Versante di salita: S-E Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: primavera - estate |
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La Cima di Valpianella rappresenta un eccellente pulpito panoramico sui rilievi alpini lombardi: a N notevole è il colpo d’occhio sulle cime del gruppo Masino-Bregaglia, fra le quali spicca la mole del monte Disgrazia; più a destra, sull´orizzonte, nelle giornate limpide si può osservare il massiccio dell´Ortles-Cevedale; a E spiccano le punte rocciose del Ponteranica e del Valletto; nella stessa direzione, alla base della cima, ben visibili sono il lago Piazzotti, adagiato in una conca di arenaria, e gli altri microlaghetti vicini; più a destra, in lontananza, appare alla vista il gruppo dell´Arera; a S si osservano le vette dominanti la Valle dell´Inferno, tra le quali la torre rocciosa della Cima Giacomo; infine, a W, ci si affaccia sulla Val Pianella, con le sue gemme dei laghi Zancone e Trona, sovrastate dall´imponente Pizzo Tre Signori e dall’inconfondibile cima conica del Pizzo di Trona, le cui pendici nascondono parzialmente la conca che ospita il lago Rotondo, autentica perla della Val Gerola.
Cusio è raggiungibile da Bergamo o Milano mediante la SS 470, che attraversa la Val Brembana fino a Lenna; da qui si risale la Valle Averara, per poi proseguire, a monte del paese, verso i Piani dell´Avaro. L´inizio del sentiero è evidenziato dalla segnaletica CAI presente sul lato sinistro del tornante presente in località Baita Scioc (q. 1510 m).
La salita ha inizio con una breve scalinata che introduce nel bosco ceduo che ricopre le pendici del monte Avaro (sentiero n° 108, direzione Rifugio Benigni). Il percorso, che risulta inizialmente pianeggiante, conduce in breve alla Fonte San Carlo (q. 1775 m) ed alla Casera Valletto (q. 1782 m), presentando diversi guadi di ruscelli; prosegue poi in direzione NW fino all´incrocio con il sentiero n° 107, proveniente da Ornica.
Avanzando sul lato occidentale della Val Salmurano, in breve si raggiunge la conca alla base del valico omonimo (q. 1960 m, presenza di segnaletica turistica); ignorando il sentiero che conduce ad esso, si procede a W attraversando l´esile costa sovrastata da una imponente parete rocciosa, per poi risalire con attenzione un ripido canalino attraversato da un ruscello (diff. I, attenzione ai sassi mobili e scivolosi); sbucati nella conca soprastante, si lascia a sinistra il sentiero n° 101 che sale ai ruderi di Baita Mezzaluna e, seguendo la traccia di destra, si percorre il ripido tratto che culmina nel pianoro roccioso su cui sorge il Rifugio Benigni (q. 2222 m).
Seguendo le indicazioni presenti nei pressi del rifugio, si imbocca una traccia che, mantenendosi sulla sinistra del lago Piazzotti (q. 2224 m) e proseguendo a SW, sale fino all´evidente croce di vetta (0,15 h dal rifugio).
Come per la salita.
In alternativa è possibile scendere lungo la cresta S per raggiungere la Bocchetta di Valpianella; da qui per facili pendii erbosi si confluisce nel sentiero n° 101 e si prosegue lungo la ´variante dei vitelli´ (n° 108A, v. foto principale), che consente di riportarsi sull´itinerario della salita.
Nei pressi del Rifugio Benigni sono presenti diverse palestre di roccia e vie d´arrampicata, tra le quali degne di nota sono i Denti della Vecchia ed il Torrione Mezzaluna.
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