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![]() La Corna di Capra, da W |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Alpe Vago (q. 2001 m) Versante di salita: SW-NW Dislivello di salita: 1140 m - Totale: 2280 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate |
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La cima della Corna di Capra, se osservata da E o da W, sembra un trapezio quasi perfetto.
Si trova a S di Livigno, di fianco al Pizzo Filone, del quale potrebbe essere considerata
la cima gemella, data la vicinanza, il panorama molto simile e la pari altezza.
Sul versante settentrionale è presente il Ghiacciaio di Pizzo Pavallo,
nome che in precedenza era attribuito alla Corna di Capra. Fino ad alcuni decenni fa questo
ghiacciaio ricopriva tutto il versante compreso fra la cresta NW e quella N, giungendo fin
sotto la vetta, attualmente è in fase di forte regresso ed è in gran parte ricoperto da detriti.
Anche sotto la dorsale SE permangono alcuni piccoli apparati glaciali: il Ghiacciaio di Corna
di Capra di Dentro, che si è rifugiato sotto una costola rocciosa e le poche placche del Glacionevato di Corna di Capra di Fuori, in fase di completa estinzione. Più a SE si trova il Ghiacciaio delle Mine, ancora di discrete dimensioni, sebbene in questi ultimi anni abbia subito un evidente arretramento della fronte e una notevole perdita di spessore.
La salita alla vetta si svolge lungo il detritico e poco impegnativo (EE) versante W, accessibile in più punti. L´itinerario può essere comunque reso più interessate con la variante di salita dalla facile cresta NW e la discesa dalla cresta SW.
Da Livigno si percorre la strada che conduce alla Forcola, fino alla piana dell´Alpe Vago (q. 1975 m), dove si parcheggia in uno spiazzo al lato della strada.
Dal parcheggio si segue la stradina sterrata che conduce al ponte sulla Spöl e poco oltre all´Alpe Vago.
Seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Val Nera (Passo delle Capre sulla Guida dei Monti d´Italia),
si attraversa il torrente sopra un ponte e, imboccato il sentiero (non riportato sulla CNS edizione 1991),
si risalgono i prati della Valle Vago in direzione SE, sulla destra idrografica.
Giunti al termine di questa breve valle, a circa (q. 2200 m), si rimonta un ripido pendio, per poi traversare
la Val Nera a mezzacosta, verso SE. Dopo aver superato il profondo solco di un torrente (in
corrispondenza della lettera "N" di Val Nera sulla CNS), il sentiero sale ripido verso NE e raggiunge un
piano erboso, a circa (q. 2650 m), in vista del versante meridionale della montagna.
Qui si abbandona il sentiero segnalato e, volgendo verso N, si risalgono i pascoli e i successivi pendii
detritici. Dopo aver aggirato a sinistra la cresta SW della Corna di Capra, si giunge nei pressi della
(q. 2804 m) sulla CNS.
Per sfasciumi e rocce accatastate si prosegue verso NE, fino a raggiungere la ripida cresta NW.
Seguendone il filo e appoggiando a destra, si accede alla vetta.
Dalla vetta si scende lungo la facile cresta SW. Per canaletti e sfasciumi si ritorna al piano erboso a circa (q. 2650 m) e da qui all´Alpe Vago con l´itinerario di salita. Comunque, come già accennato, l´ampio pendio W del trapezio di vetta è facilmente percorribile in diversi punti.
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Il versante SW della Corna di Capra | Sulla cresta NW | Il Pizzo Paradisino, dalla vetta della Corna di Capra |
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