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Il versante W della Cima di Piazzi |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Arnoga (q. 1874 m) Val Viola Bormina Versante di salita: SW-E Dislivello di salita: 1570 m - Totale: 3140 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: estate |
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La Cima di Piazzi è una montagna imponente e maestosa, la più elevata del settore compreso fra il Gruppo del Bernina ad W e quello dell´Ortles-Cevedale ad E. Il versante settentrionale, sede di un impegnativo itinerario scialpinistico e di importanti ascensioni su ghiaccio, è ricoperto da estesi ghiacciai che la rendono particolarmente elegante e attraente. La via normale di salita si svolge invece sul detritico e scosceso versante SW, facile (F) da salire. Il tratto maggiormente impegnativo sono le ripide roccette della cresta NE che precedono la vetta, alte una ventina di metri, che si superano con una facile arrampicata di I+ Per questo passaggio portare eventualmente un cordino per i meno esperti. Bellissimo panorama circolare.
Da Bormio si segue la strada per Livigno. Si passano gli abitati di Premadio, Isolaccia, Semogo e San Carlo, giungendo infine ad Arnoga.
Dalla curva a gomito di Arnoga si segue la stradina
carrozzabile, ma vietata al transito degli autoveicoli (vedi Nota 2),
che verso SW entra in Val Viola.
La si segue per poco meno di 2 km, fino ad un
incrocio che verso sinistra conduce all´Alpe Campo.
Si prosegue in discesa e dopo aver attraversato
il ponte sul torrente Bormina, si risale la sponda
opposta entrando nella Val Verva, sulla sinistra idrografica.
La stradina giunge ripida alle baite di Verva e prosegue poi
con moderata pendenza, fino al Passo di Verva
(q. 2301 m).
Dal passo seguendo alcune tracce si sale verso E,
costeggiando a destra (salendo) il torrente.
Superato un pendio roccioso si entra in un
avvallamento e, quasi in piano, seguendo il corso del torrente, si
giunge al laghetto di (q. 2600 m). Il laghetto non è indicato sulla CNS
ma si trova al centro della conca, dove ha origine il torrente.
Da qui si sale verso NE sul ripido pendio morenico che conduce,
verso (q. 2900 m), ad una conca nevosa.
Un centinaio di metri sopra la conca il pendio è fasciato
da un risalto roccioso, che si supera nel settore di sinistra,
con due itinerari possibili:
a) arrampicando sulle rocce
di uno stretto canale a sinistra, che è
l´itinerario più impegnativo;
b) salendo in
obliquo, da destra a sinistra, una rampa detritica e le
successive facili roccette, a destra del primo itinerario.
In entrambi i casi, raggiunto il terrazzo sopra la fascia
rocciosa, si risale il successivo pendio di sfasciumi e neve, appoggiando
a destra, fino a raggiungere la nevosa
cresta NE. Da ultimo si arrampicano le ripide roccette
che conducono in vetta.
Come per la salita.
Nota 1
Il Passo di Verva può essere raggiunto anche da S, da Eita,
risparmiando circa un´ora di cammino.
Nota 2
La stradina della Val Viola è vietata al transito degli autoveicoli, ma è comunque consentito percorrerla. Inizialmente è asfaltata, poi sterrata e con il fondo un pò sconnesso. Con una normale automobile siamo arrivati a circa 200 m dal Passo di Verva e parcheggiato in una piazzola al lato della strada. Da questo parcheggio alla vetta abbiamo impiegato h. 3,15
In arrampicata sulle rocce del canale di sinistra | Sulla cresta nevosa | Sulle roccette sotto la vetta |
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