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Il Piz Albana da SSE |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula Provincia: Estero Punto di partenza: Strada per lo Julierpass (q. 2000 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Piz Albana si trova in Alta Engadina, vicino a Silvaplana. Percorrendo la strada che da questa località conduce a St. Moritz, lo si può ammirare in alto a sinistra, è una magnifica cattedrale di roccia con diverse guglie degradanti verso E, separate da profondi intagli. La Fuorcla Albana lo separa a N dal Piz Güglia, con il quale forma un vero e proprio massiccio che domina tutta la regione. Il Piz Albana è meno frequentato del più alto e rinomato vicino ma offre comunque uno spettacolare e migliore panorama sul fondovalle e sui laghi dell´Alta Engadina. La salita è facile (F) e anche l´individuazione dei vari canaletti e traversi che permettono di accedere alla cresta S, non è problematica.
Dal passo del Maloja si prosegue fino a Silvaplana, qui si svolta per lo Julierpass e si segue la strada fin verso (q. 2000 m), in prossimità del promontorio di Il Dschember, dove si parcheggia ai lati della strada.
A SE del promontorio di Il Dschember si imbocca il sentiero segnalato che aggira il promontorio stesso e raggiunge Muot dal Sablun (q. 2158 m). Il sentiero prosegue ripido con numerosi zigzag, supera una fascia rocciosa e raggiunge il pianoro presso la (q. 2353 m). Qui si abbandona il sentiero e si risalgono a lungo verso NNW i pendii erbosi dell´Alp Secha, in direzione di una colata di detriti posta alla base del pendio S del Piz Albana, proprio in linea retta con la vetta. Si sale il canaletto a destra della colata a cui fa seguito un traverso a destra con alcune facili roccette e in breve si raggiunge l´inizio dell´arcuata cresta S (Crasta Secha sulla CNS). Si aggira il primo tratto di cresta traversando verso WNW, su di una rampa inizialmente erbosa e poi detritica, fino ad individuare e risalire un ripido canaletto. All´uscita del canale si prosegue su di un largo pendio di sfasciumi e si raggiunge la cresta. Seguendo ora le tracce di un sentierino a sinistra del filo di cresta, si arriva in facilmente in vetta.
Come per la salita.
Nota 1
La cresta S può essere raggiunta anche aggirando a destra (salendo) il risalto
roccioso di (q. 2734) che è l´itinerario che ho seguito in discesa, ma bisogna
risalire un ripido pendio morenico a cui fa seguito un traverso, in direzione
della cresta, su grossi massi di ganda. A mio avviso è meglio seguire l´itinerario della relazione di salita.
Nota 2
Dettagli della salita nella fotoscalata.
Sulla cresta S | La vetta | A destra il Lej da Silvaplauna, a sinistra quello di Champfèr |
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