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Itinerario di salita dal rif. Corsi |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Giulie - Gruppo Montasio Provincia: Udine Punto di partenza: Parcheggio Val Rio del Lago, pressi Sella Nevea (q. 1020 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1650 m - Totale: 3300 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Bella salita, varia e di soddisfazione alla cima principale del sottogruppo dello Jof Fuart con bellissimo panorama su Canin, Montasio e Mangart. Necessaria sicurezza e condizioni meteo favorevoli.
Da Tarvisio proseguire verso Sella Nevea, passando per Predil. Poco prima di Sella Nevea, prendere sulla destra una strada bianca (indicazioni Rif. Corsi) che dopo circa 1 km si interrompe in un parcheggio capace di contenere circa 20 auto. Da qui proseguire a piedi (divieto di accesso) lungo la strada bianca che con numerosi tornanti sale in un bellissimo bosco. Finiti i tornanti si sale su un lungo tratto rettilineo cementato per la pendenza in faggeta (il sent 628 che è da seguire fino al Corsi si ricongiunge poco sotto questo tratto). Poco dopo la fine del tratto cementato si entra nei pascoli d’alpeggio della malga Grantagar con splendida vista sullo Jof Fuart e Canin (q. 1530 m, 1h 30’ dal parcheggio). Poco sotto la malga si trova la stazione della teleferica del rifugio Corsi dietro alla quale c’è la possibilità di salire lungo il “Sentiero dei Tedeschi” che rimonta la ripida spalla immediatamente sotto al Corsi, oppure si può continuare sulla strada bianca che dopo la malga diventa un agevole sentiero. Nel primo caso contare circa 45’-1h fino al Corsi (sentiero ripido, tratti con fune per aiutare alcuni passaggi, EE), nel secondo caso servirà circa 1h 15’. Salendo lungo il sentiero si rimonta lo stupendo anfiteatro compreso tra p.ta Plagnis e cima Castrein fino ad incontrare il sentiero che scende dalla Forc.degli Scalini che si tralascia sulla destra per continuare verso il Corsi su una larga cengia sotto pareti strapiombanti (resti di guerra). Da qui in comodo falso piano si passa sotto l’Ago e il Campanile di Villacco per poi scendere brevemente fino al rifugio (q. 1874 m).
Dal rifugio Corsi si sale sul sent 625 che rimonta i pendii erbosi al di sopra del rifugio, fino ad un bivio (tabelle e segni sulla roccia) in cui si tralascia il sentiero per svoltare a sinistra verso la normale alla cima. Da qui si inizia a risalire ripidamente per tornante con strette svolte sotto le incombenti pareti delle Madri dei Camosci sulla destra. Si risale un ripido tratto attrezzato con fune su roccette un po’ umide fino a passare dentro un arco di roccia altro circa due metri formato da un masso incastrato e si continua a salire addossati alla parete rocciosa per ripidi tratti attrezzati intervallati da sentiero. Si incrocia il sentiero Goitan che arriva da una cengia alla destra (salendo) e continua verso la forcella Mosè sulla sinistra. Si continua ora a salire per ripido sentiero su ghiaia con numerose svolte fino a superare la cima dell’Alta madre e la gola NE che si lasciano sulla destra. Si rimonta la larga spalla SE alla destra della cima (salendo), si incrocia l’uscita del sentiero attrezzato della gola NE che si tralascia sulla destra continuando a seguire i bolli rossi e fluorescenti fino ad una sella tra le due cime dello Jof Fuart. Prendere a sinistra seguendo i bolli, passare su un muretto a secco e rimontare i gradoni sommitali fino alla piccola croce di vetta. Libro sotto una madonnina bianca vicino a quello che rimane della base di una vecchia croce molto più grande (circa 2,30 h).
Come per la salita.
Percorso in ambiente grandioso, necessario buon allenamento. Utile cordino per assicurare i meno esperti nei tratti attrezzati.
Passaggi attrezzati | Sella tra le due cime | Incontri di vetta |
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Elenco delle scalate... |
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