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Cima Brenta - normale sud - 3150 m


Relazione della salita - Cima n° 1626


Via Normale Cima Brenta - normale sud
Tracciato della prima parte della salita
Regione: Trentino Alto Adige (TrentoItaliane

Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Retiche - Gruppo Brenta

Provincia: Trento

Punto di partenza: Rif. Vallesinella (q. 1513 m) - Madonna di Campiglio

Versante di salita: SW-S

Dislivello di salita: 1637 m - Totale: 3274 m

Tempo di salita: 6,30 h - Totale: 13,00 h

Periodo consigliato: metà luglio - settembre

Punti di appoggio: Rif. Brentei (q. 2182 m) - Rif. Alimonta (q. 2580 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Difficoltà:   EEA - AR - II - PD (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 073 - Dolomiti di Brenta 1:30000
Autore: Roberto C.  Profilo di Roberto C. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 21/08/2010
Data pubblicazione: 31/08/2010
N° di visualizzazioni: 68124
N° voti: 6 - Voto medio: Voto 4 stelle

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Introduzione:

La Cima Brenta è la seconda cima più alta del Gruppo di Brenta, superata di 23 m dalla Cima Tosa. La salita può essere compiuta da tre punti differenti: da nord per lo scivolo nord (via di ghiaccio invernale e primaverile con pendenza fino a 45°-50° utilizzabile fino ad inizio estate), da est dalla cengia Garbari partendo dalla via ferrata delle Bocchette Alte, da sud lungo la parete che sovrasta il vallone fra i Rif. Brentei e Alimonta. La salita per le vie normali è tutt’altro che escursionistica e l’abbassamento del ghiacciaio al culmine dello scivolo nord ha aumentato le difficoltà su roccia per chi sale dalla via est dalla cengia Garbari. La via normale attualmente più praticabile è quindi quella che sale lungo la parete sud, qui descritta. Bllissima via di salita fra torri, cenge, pareti e spigoli, con difficoltà alpinistiche entro il II grado su roccia per lo più ottima, anche se ben poco segnalato da ometti ma che si sviluppa lungo una logica linea naturale ben riconoscibile anche dal vallone sottostante. La discesa per la Via delle Bocchette Alte permette di compiere un giro lungo ma di grande soddisfazione.


Accesso:

Dal Rif. Vallesinella (parcheggio a pagamento in estate e strada di accesso regolamentata con orari, presente il bus navetta) seguire il sentiero n. 318 che sale per bosco al Rif. Casinei e prosegue lungo il sentiero Bogani, prima per bosco e poi per una lunga e larga cengia. Si raggiunge così la Val Brenta Alta in cui sorge il Rif. Alberto e Maria ai Brentei. Se si decide di proseguire fino al Rif. Alimonta seguire i cartelli e il sentiero n. 323 che risale un valloncello verso est, passa sotto la parete sud della Cima Brenta sfiorando i bianchi ghiaioni da cui inizia la via normale e, risaliti dei gradoni rocciosi con qualche zig-zag, raggiunge il pianoro roccioso su cui sorge il rifugio (1 h dal Rif. Brentei).


Descrizione della salita:

Dal Rif. Brentei salire per il sentiero verso il Rif. Alimonta fino al vallone con i ghiaioni che scendono dalla parete sud (0,50 h - viceversa scendere fino ai ghiaioni per chi proviene dall’Alimonta, 0,15 h). Abbandonato il sentiero per il Rif. Alimonta risalire una debole traccia verso sinistra lungo i ghiaioni e puntare alla bianca parete rocciosa a gradini a sinistra di due conoidi di neve (o ghiaie) e di un canale obliquo verso sinistra. L´attacco si trova a sinistra del canale: salire la parete gradinata bianca alta circa 60 m con gradini e solide rocce articolate (II). Proseguire dritti per le facili rocce articolate fino ad uscire sul pendio di ghiaie soprastante presso un masso su cui fare sosta.

Risalire direttamente le ghiaie del pendio fino a raggiungere la cengia sotto la parete, seguirla verso destra, traversare un canale, proseguire lungo la cengia ora più stretta e a tetto per breve tratto, continuare lungo la cengia e puntare verso un piccolo pendio di ghiaie visibile alla fine della cengia. Dal pendio risalire per roccette gradinate verso la parete gialla a sinistra del canalone che scende fra Cima Mandron e Cima Brenta e raggiungerlo. Dal canalone inizia la lunga rampa rocciosa a gradini su cui si svolge la seconda parte dell’arrampicata. Attraversare il canalone con dei massi incastrati nel centro e risalirlo brevemente fino all’attacco dell’ampia rampa a gradoni e cengette ghiaiose.

Risalire tutta la rampa (140 m ca.) senza via obbligata, rimanendo praticamente al centro e con qualche zig-zag fra i gradoni, con difficoltà di I+ / II+ su roccia solida sebbene coperta di ghiaie (soste su spuntoni e qualche clessidra). Nella parte alta la rampa diviene più facile (I) fino all’uscita su un cengione di ghiaie. Non seguire il cengione verso destra, ma continuare a salire verso sinistra per roccette gradinate un facile pendio roccioso sotto gialle torri e raggiungere la larga cengia superiore. Seguire la larga e comoda cengia ghiaiosa verso destra e proseguire sotto alle pareti giallastre fin dove si trasformano in un largo canalone separato dalla cengia da una parete verticale con una rampetta gradinata solcata da due fessure, appoggiata al salto roccioso sulla parete di sinistra. Questo è un buon punto di accesso all’ampio canalone-anfiteatro superiore che va risalito fino alla cima.

Risalire la rampetta per 10 m fino ad un pianerottolo (II-), proseguire di pochi metri verso sinistra per larghe balze rocciose, gradoni e roccette e risalire tutto il vallone roccioso inizialmente al centro e poi deviando in obliquo verso destra. Si risale tutta la parete per gradoni di solida roccia intervallati da ghiaie. Si prosegue salendo verso destra e poi dritti per molteplici gradini rocciosi con difficoltà massime di I+ fino ad arrivare ad un canale di ghiaie che scende dai pressi della vetta. Risalendo le rocce a sinistra del franoso canale lungo 30 m ca. si raggiungono le ghiaie del crestone sommitale, da cui in breve verso destra si raggiunge la piccola croce in ferro sulla vetta.


Discesa:

Ridiscendere tutto il canalone fino alla cengia da cui lo si era attaccato e seguire la lunga cengia verso destra (guardando la parete). La cengia si dirige verso un canalone con percorso un po’ stretto e piuttosto aereo ed esposto. Attraversato il canalone verso destra si prosegue senza difficoltà per la larga cengia detritica in salita che sbuca nel pianoro roccioso della Spalla Sud di Cima Brenta, punto in cui ci si raccorda con la Via delle Bocchette Alte. Si segue la ferrata verso destra traversando per una stretta e piatta cresta rocciosa parzialmente attrezzata con fune metallica e a tratti esposta, si raggiunge la Bocchetta Alta dei Massodi, si risale per la scala degli Amici e si traversa il bel pianoro appena sotto la cima dello Spallone di Massodì. Seguendo la ferrata si scende lungamente per cenge e salti con scalette di ferro fino all’aerea Bocchetta Bassa di Massodì. Da qui si può completare la Via delle Bocchette Alte e raggiungere il Rif. Alimonta o scendere più direttamente per l’esposta via ferrata Olivia Detassis, attrezzata con numerose e lunghe scale di ferro che conducono velocemente nella sottostante Vedretta dei Brentei alla base della parete e quindi per sentiero si torna al Rif. Brentei.


Note:

Dato il lungo sviluppo della via (650 m di dislivello con sviluppo lineare ben maggiore) e la lunghezza del ritorno, è consigliabile procedere in conserva il più possibile. Come attrezzatura alpinistica sono sufficienti alcuni cordini, qualche nuts o friends e il kit da via ferrata per il ritorno lungo la Via delle Bocchette Alte e la ferrata Detassis. Ramponi ad inizio stagione. La salita e discesa richiedono resistenza, piede fermo ed esperienza in percorsi di croda da ricercare. Partire molto presto al mattino dal rifugio tenendo presente la notevole lunghezza del percorso sia di salita che di discesa. Il tempo di salita comprende la salita dal Rif. Vallesinella al Rif. Brentei; il tempo totale può essere minore o maggiore a seconda delle condizioni del percorso (presenza di neve o affollamento lungo la Via delle Bocchette Alte).


© VieNormali.it

Via Normale Cima Brenta - normale sud - Lungo la cengia che porta alla rampa Via Normale Cima Brenta - normale sud - La rampa di salita Via Normale Cima Brenta - normale sud - In cima
Lungo la cengia che porta alla rampa La rampa di salita In cima


  



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