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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. Lunelli (q. 1568 m) Versante di salita: S-E Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 1400 m Tempo di salita: 6,30 h - Totale: 4,45 h Periodo consigliato: estate |
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La cima domina con la sua parete nord e la sua massiccia mole tutto il Comelico. Le vie di salite sono molteplici, da vari versanti, senza difficolà tecniche rilevanti, ma comunque sempre complicate e di non facile individuazione, trattandosi di zone remote, selvagge e lontane dai fondovalle. Dai paesi del Comelico si erge maestosa, al pari delle più famose Croda Rossa e Cima Undici.
Si sale dal Rif. Lunelli, seguendo dapprima il sentiero per il Biv. Piovan e poi, giunti nel Cadin dei Bagni, quello proveniente dal Rif.Berti per entrare nel canalone N proveniente da F.lla Anna, risalirlo faticosamente tutto, neve, fino a sbucare su quest´ultima. Fin qui circa 3 ore.
Dalla forcella si segue la via normale a Cima Ambata seguendo sulla destra orografica il torrentello che scende dal circo omonimo, direzione S-O. Qualche segno sbiadito. Lo si attraversa e si continua a salire per roccette e sfasciumi fino ad una banca detritica che porterebbe verso destra. Ancora tenendosi nei pressi del ruscello fino a sbucare, senza percorso obbligato, nell´ampio circo di Cima Ambata, nei pressi di una sella ( a quota 2700 m.) dopo circa 130 metri di dislivello. Grossi ometti che sulla destra portano a seguire una lunga ed esposta cengia, che con vari sali scendi, qualche passaggetto in roccia molto friabile, conduce a F.lla Bagni. Un´ora e mezza. Dalla F.lla si scende qualche decina di metri in versante Cadin del Biso, per risalire sulla destra un canaloncino ghiaioso fino a portarsi sulla cresta. Ci si porta in versante Comelico, si segue una cengia esile ed esposta che dopo uno spuntone in discesa sonduce alla base di un canalino (2 bolli rossi). Non seguire la cengia, ma risalire il canalino sulla sinistra fino alla cresta. Ancora a destra per cengia, canalino in salita, altro in discesa (pass.II-), sperone esposto, cengia di nuovo fino ad incrociare il canalone della via Martini, sbarrato da una parete bianca (probabile frana). Obbligatoriamente a sinistra per sfasciumi e detriti fino all´ampia dorsale di cresta, ometti. Da qui seguendola, si attraversano 3 forcellette faticosamente su ghiaie e neve. Nei pressi dell´ultima (sbocco canalone Oppel), a destra per crinale roccioso molto friabile fino alla vetta. Ore 2 dalla Forcella Bagni.
Come per la salita facendo attenzione all´estrema friabilità della roccia e alle difficoltà di orientamento. Utilissimi gli ometti di salita.
Via estremamente complessa e di difficile orientamento, lunga, scarsamente segnata, assolutamente da non sottovalutare, nonostante le difficoltà tecniche raramente superino il I°. Stupenda per fascino e maestosità dell´ambiente. Panorama incantevole. Neve a seconda della stagione fino alla F.lla Anna e anche nell´attraversata a F.lla Bagni. Utile Piccozza.
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