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![]() La guglia con la via di salita |
Regione: Veneto (Vicenza) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Piccole Dolomiti Provincia: Vicenza Punto di partenza: P.so di Campogrosso (q. 1446 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 320 m - Totale: 640 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: primavera - estate - autunno |
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Via famosa, facile, ben ripulita e su roccia salda aperta da Menato e Pamato nel 1932. E´ oggi una grande classica delle Piccole Dolomiti, molto varia e con un passo in artificiale sulla variante diretta d´uscita.
Dalla Milano-Venezia uscire a Montecchio e seguire le abbondanti indicazioni per Recoaro Terme. Raggiuntolo, lo si attraversa per imboccare la stretta stradina che porta al passo di Campogrosso con l´omonimo rifugio. Qui si parcheggia, si oltrepassa il valico per 100 m e s´imbocca il sentiero in direzione del Boale dei Fondi. Dopo 25´ si arriva in prossimità della guglia e si sale il sentiero per il Fumante che, passando dentro una trincea porta alla galleria della GEI dove c´è l´attacco della via (50´ dal passo, tanti cartelli).
Per tiri di corda:
1L si sale per la fessurina con visibile un chiodo 6 m a sinistra della galleria. Si sale per detta fessura per 10 m e poi si traversa a destra fino ad un cordone, poi lungamente per gradoni si arriva in sosta, a sinistra del gran strapiombo sopra la paretina d´attacco (40 m, 4 chiodi ed 1 cordone, IV l´attacco e poi III);
2L si sale per le roccette a sinistra della sosta fin sopra il pilastro con lo strapiombo di prima con il nuovo punto di fermata (15 m, uno spuntone, II);
3L si scalano le placchette sopra la sosta per 15 m e poi si piega a sinistra nel caminetto che porta dopo altri 20 m alla sosta in una stretta nicchia (35 m, 3 chiodi e vari spuntoni, III+);
4L dalla nicchia si superano le roccette sulla destra per giungere alla terrazza sotto la testa della guglia (20 m, spuntoni, II);
5LA dalla sosta si supera direttamente lo strapiombo sovrastante con 4 chiodi e per roccette si arriva in cima: questo passaggio è solitamente molto unto e malgrado le buone prese per le mani è scivoloso, sul primo chiodo il primo di cordata si troverà comodo con 1 staffa (15 m, 5 chiodi, V e A0);
5LB dalla terrazza si traversa a sinistra per una esile cengia fino ad una nicchia rossastra con un chiodo sul bordo, superarla con un passo ampio e poi per rocce facili si giunge in cima (20 m, 2 chiodi, occhio a non traversare troppo a sinistra, IV e poi III).
Con una doppia di una ventina di metri in direzione della dirimpettaia Giglia Negrin si arriva alla omonima sella. Scendere per 6 m nel canale e poi girare a sinistra per risalire un oscuro e gocciolante camino (2 chiodi ed 1 cordino, III). Percorrere il nero crepaccio seguente (molto stretto, in 2 punti bisogna tirare il fiato) che conduce sotto la Guglia Schio. Per sentiero di nuovo alla base della GEI.
Tutte le soste sono attrezzate con golfari, integrare con fettucce qualche passo. Il crepaccio di uscita è davvero molto stretto!!!!
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