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![]() Sulla cresta E, in alto a destra si vede la croce sulla vetta |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Sesvenna Provincia: Estero Punto di partenza: S-charl (q. 1810 m) Versante di salita: SW - E Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate |
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E´ la cima più elevata di questo settore delle Alpi Retiche, al confine fra il Canton
Grigioni e il Trentino Alto Adige ed è molto frequentata, grazie alla facilità della via normale della cresta E. Il panorama circolare di vetta è vastissimo in tutte le direzioni: dalle Alpi Venoste al completo, all´Ortles-Cevedale, alla Piazzi, al Bernina e alle Alpi dell´Engadina intera.
L´escursione riportata qui di seguito prevede l´anello del Gruppo del Sesvenna. Punto di partenza e di arrivo è S-charl nella valle omonima, 13 km a S di Scuol: dalla Val S-charl si entra in Val Plazèr e dallo S-charljoch si risale l´ampio canalone che adduce alla cresta E e quindi alla vetta. La discesa avviene invece da N, sulla Vadret da Sesvenna, percorrendo poi la bellissima Val Sesvenna si ritorna a S-charl.
Da Zernez si prosegue verso la Bassa Engadina fino a Scuol, dove si prende la strada che conduce S-charl. Ampio parcheggio a pagamento all´entrata del villaggio.
Poco sopra il parcheggio si attraversa il ponte sull´ Aua Sesvenna e si entra nell´abitato di
S-charl. Seguendo ora le indicazioni, s´imbocca la stradina sterrata che, verso SE, risale sulla
destra idrografica il corso del torrente Clemgia. Dopo circa 2,5 km si abbandona questa
stradina (cartello indicatore) e si segue, verso E, la deviazione che in breve conduce
all´Alp Plazèr (q. 2091 m). Su sentiero segnalato si risale l´intera Val Plazèr e si arriva allo S-charljoch
o Passo della Crocetta (q. 2296 m).
Da questo valico, sul confine tra Svizzera ed Italia, si prosegue ancora sul sentiero per un centinaio di metri, ora in leggera discesa. Quando si intuisce che il ripido pendio erboso a N, compreso fra colate di ganda, può essere salito abbastanza
agevolmente, si abbandona il sentiero e si segue questa direttrice. A circa (q. 2500 m) si traversa a destra, in direzione dell´evidente canalone compreso fra la cresta E del Piz
Sesvenna e la Foratrida (q. 3136 m).
Dopo essere entrati nell´ampio solco del canalone, si prosegue in direzione N, seguendo ora i segnavia di colore rosso-bianco che provengono da Praviert, in alta Val d´Avigna. Nella parte alta del canalone le tracce segnalate (ben riportate sulla CNS) aggirano a destra un risalto roccioso, proprio a S della Foratrida, poi proseguono a sinistra, fino a raggiungere l´intaglio di (q. 3081 m) sulla cresta E del Piz Sesvenna. Seguendo i numerosi segnavia e arrampicando sulle facili rocce accatastate della cresta (I°), si arriva in vetta.
Per la cresta E si ritorna all´intaglio di (q. 3081 m) e, dopo essersi legati in cordata (alcuni crepacci), si scende la Vadret da Sesvenna in direzione N, il tratto che precede la fronte è abbastanza ripido. Al termine del ghiacciaio si seguono le tracce che portano ad incrociare il sentiero che da S-charl conduce alla Fuorcla Sesvenna. Si passa in prossimità del Lai da Sesvenna e dopo aver disceso un ripido pendio di detriti, si entra nell´alta Val Sesvenna. Seguendo il sentiero segnalato, si attraversa tutta la valle in direzione W e si arriva all´Alp Sesvenna (q. 2098 m), dove una stradina sterrata riconduce a S-charl.
Nota 1
Sotto lo S-charljoch, in territorio italiano, a (q. 2270 m) è presente la Jochl Hutte, un rifugio
d´emergenza incostodito e che dovrebbe essere sempre aperto.
Nota 2
Dettagli della salita nella fotoscalata.
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Nel canalone S | Sulla cresta E, in discesa | Il Piz Sesvenna visto dalla Vadret da Sesvenna |
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