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Tracciato della via Maria |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sella Provincia: Bolzano Punto di partenza: Passo Pordoi (q. 2239 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 700 m - Totale: 1400 m Tempo di salita: 5-6 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate |
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Bella salita alla "terrazza delle dolomiti" per una via di roccia molto bella e moderatamente difficile, molto continua, che costituisce un´alternativa alla salita in funivia. Tale percorso, la "via Maria" è stata aperta nel 1932 da Piaz e Zulian.
Al passo Pordoi dalla val di Fassa o dalla val di Fiemme subito dopo Caprile. Dal passo (ampio parcheggio della funivia) salire le scale a destra della funivia che adducono al largo sentiero che porta verso il Pordoi. Salirlo fin sotto il canalone che conduce all´altopiano e girare a sinistra per una traccia di sentiero che costeggia le pareti fin sotto lo spigolo del monte dove c´è un ampio camino con roccia rossastra e levigata. Qui attacca la via.
Per lunghezza di corda:
L1 salire nel camino per un paio di metri e poi attraversare verso sinistra per rimontare la fessura iniziale sopra uno strapiombo; seguire la fessura fino alla sosta su anelli cementati (30 m, IV, due sassi incastrati nel camino e 2 chiodi in fessura);
L2 salire nel canale sovrastante per 5 m e poi scalare le rocce a sinistra seguendo le naturali debolezze della parete puntando al grande tetto triangolare, passare 2 protuberanze (chiodo ed alla fine cordone) e poi uno strapiombo (sulla sinistra buone prese, in alto chiodo) fino alla sosta su anelli cementati (35 m, IV e IV+ lo strapiombo);
L3 percorrere la cengia a sinistra fino dietro un affilato spigolo, dove comincia una lunga rampa a guisa di scala che va seguita fino alla sosta su un esile sporgenza (45 m, III e IV sulla rampa, 1 chiodo e diversi spuntoni)
L4 salire sulla naturale prosecuzione della rampa puntando ad un chiodo ben visibile e sempre in obliquo a sinistra (esili spuntoni e 1 clessidra) fino alla sosta sotto il grande tetto triangolare (35 m, IV continuo)
L5 salire leggermente verso destra e poi attraversare a destra su roccia verticale lungamente fino a dei gradoni, per questi si giunge alla sosta su anelli (40 m, IV il traverso e III)
L6 sempre a destra per una cengia e poi per gradoni fino alla forcella tra il torrione e la parete del Pordoi, sosta su grossa clessidra o spuntone (30 m, III e II)
L7 per la fessura tra la parete ed il roccione della sosta, in spaccata, e poi a destra (chiodo) per una facile cengia puntando ad un terrazzino piatto in una nicchia ben visibile dalla sosta, salire una paretina per entrare in una nicchia (chiodo) ed uscirne a destra con passo in strapiombo per giungere alla sosta (40 m, III+ e IV, 2 chiodi e clessidre)
L8 salire a destra della sosta verticalmente e procedento in linea retta fino alla sommità dello spigolo del Pordoi sotto una grande torre (45 m IV continuo, 1 chiodo e clessidre)
L9 salire fin sotto la torre e girarea sinistra per una esile cornice, poi salire la sovrastante paretina di roccia tagliente e friabile che richiede nervi saldi (50 m II+ ma molto pericoloso, rimanere legati!!!)
qui ci si può slegare e risalire con molta cautela il pendio sovrastante fino alla terrazza della funivia.
In funivia o per il sentiero di avvicinamento (2 h).
In agosto, nei week end il parcheggio al passo Pordoi può essere un vero problema! Fare attenzione col sovraffollamento ai sassi buttati dalle altre cordate. Fate attenzione ad integrare bene con protezioni veloci!!!!!
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