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Corno di San Colombano - 3022 m


Relazione della salita - Cima n° 1576


Via Normale Corno di San Colombano
Dalla Cima del Pizzo Borron, il Corno di S. Colombano (dx) con tutta la cresta da percorrere.
Regione: Lombardia (SondrioItaliane

Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi

Provincia: Sondrio

Punto di partenza: Parcheggio del Forte di Oga (q. 1710 m)

Versante di salita: NW

Dislivello di salita: 1312 m - Totale: 2700 m

Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 6,30 h

Periodo consigliato: metà giugno - inizio ottobre

Punti di appoggio: Malga San Colombano - (q. 2230 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Difficoltà:   EE - AR - II+ - PD (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS 1:50.000 foglio N. 96 Bormio - Livigno
Autore: Gabriele A.  Profilo di Gabriele A. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 03/07/2010
Data pubblicazione: 15/07/2010
N° di visualizzazioni: 11859
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Introduzione:

Il Corno di San Colombano è una bella piramide rocciosa posta sulla lunghissima dorsale che dal Dosso Le Pone (m. 2556) si dirama in direzione Sud passando per il Pizzo Borron (m. 2713) ed il Monte Rinalpi (m. 3009) fino a raggiungere la vetta dell’eccelsa Cima Piazzi (m. 3439). Esso si trova all’incontro di tre creste (S, NE, NW) e, con la sua mole, domina da SW la conca di Bormio. La salita alla cima percorrendo integralmente la Cresta NW è una lunga, divertente e grandiosa cavalcata in ambiente estremamente solitario che richiede attenzione e piede fermo solamente nei metri finali. La vetta offre scorci indimenticabili sul ghiacciato versante Nord di Cima Piazzi, che sembra essere quasi a portata di mano, ed un emozionante panorama a 360°.


Accesso:

Da Bormio (Via Milano) ci si porta verso la località Santa Lucia (Fraz. di Valdisotto), si attraversa il ponte sull’Adda e si inizia a salire seguendo le indicazioni per Oga. Poco dopo la chiesetta (in posizione panoramica sui prati subito prima di Oga) ad un bivio si prende per il Forte di Oga dove si giunge dopo circa 2 Km (m. 1710). Dal parcheggio, seguendo le indicazioni, ci si incammina sulla strada bianca chiusa al traffico che, con tracciato particolarmente gradevole dapprima in mezzo ad un bosco misto di Abete Rosso, Larice e Pino Cembro poi passando per radure dalle quali si gode di vedute di rara bellezza, sale con alcuni tornanti e mai con pendenza eccessiva all’Alpe Masucco alla testata della Valle Cadolena, dove è posizionata la panoramicissima Malga di San Colombano (m. 2250 - ore 1,15 dalla macchina).

Si prosegue sulla strada dietro la malga (cartelli per il Passo S. Colombano)che, con una breve salita e con un lungo tratto in falso piano, aggirando un dosso e attraversando su un ponte il torrente che scende dalla Valle di San Colombano, conduce alla partenza di uno skilift. Lo si supera imboccando un tratturo che dapprima si dirige verso il Vallone di San Colombano. Dopo un centinaio di metri la traccia punta verso il costone soprastante che in breve ma ripidamente conduce sulla cresta in prossimità del Passo di San Colombano (m. 2484 - ore 2 dalla macchina), dov’è ubicata anche la piccola chiesina di San Colombano, al cospetto del Pizzo Borron. Bel panorama.

Dalla chiesina si segue la cresta, prima prativa e rotondeggiante, poi detritica ed affilata, che in leggera salita conduce in direzione Sud fin sotto la fascia rocciosa posta al di sotto dell’Anticima Nord del Pizzo Borron. Con passaggini di arrampicata esposti ma facili e divertenti si superano le roccette e si giunge sulla verde calotta dell’anticima. Ci si abbassa lievemente ad una selletta e con un’ultima breve risalita si raggiunge la vetta del Pizzo Borron (m. 2713 - ore 0,45 dal Passo, ore 2,45 dalla macchina). Splendido panorama su monti e valli circostanti.


Descrizione della salita:

Dalla vetta del Pizzo Borron si scende per pochi metri in direzione Sud ad una selletta detritica. Si prosegue sulla dorsale erbosa, talvolta intervallata da qualche roccetta, sempre tenendone il filo, dapprima in leggera salita e successivamente quasi in piano. Si giunge poco dopo al cospetto di una prima marcata elevazione (q. 2720 sulle carte) che si aggira sulla destra abbandonando la cresta e riprendendone il filo subito dopo. In alternativa la si può salire direttamente ma con fatica e senza alcun interesse. Si continua sulla dorsale, ora quasi esclusivamente detritica, prima superando in piano alcune divertenti roccette (eventualmente aggirabili sulla sinistra), poi risalendo lievemente una panoramica fascia prativa e successivamente conquistando con ripida e faticosa salita l’elevazione a quota 2772. Molto belli in questo tratto gli scorci sul sottostante Vallone di San Colombano costellato di laghetti. Dalla q. 2772, percorrendo un altro breve tratto in piano, si giunge alla base del Corno. Ora, prestando molta attenzione al terreno mobile e friabile, non rimane altro da fare che seguire il filo stretto e roccioso della ripida cresta NW che con facile ma esposta arrampicata conduce fino in cima (m. 3022 - ore 1,15 dal Pizzo Borron, ore 4 abbondanti dalla macchina). Magnifico colpo d’occhio su tutto il circondario.


Discesa:

La discesa può svolgersi per lo stesso itinerario di salita oppure per la ripida, rocciosa e sfasciumata Cresta NE, tenendosi subito a destra del filo (prestare molta attenzione). Al termine della suddetta cresta si discende tutto il Vallone di San Colombano fino a ritornare al ponte presso la partenza dello skilift.


Note:

Ad inizio stagione possibile presenza di grandi ed insidiose cornici su tutta la dorsale. Sull’ultimo tratto di cresta che conduce in vetta al Corno alcuni salti di roccia sono aggirabili sulla destra ed altri sulla sinistra. Poco sotto le rocce sommitali prestare molta attenzione ad un infido passaggino, semplice ma esposto e con terreno estremamente friabile, che può provocare seri problemi a chi non ha sicurezza e piede fermo. Con bel tempo stabile, dalla vetta del Corno di San Colombano, si può proseguire sulla lunga ma elementare cresta fino a raggiungere, con passi di facile arrampicata, la vetta del Monte Rinalpi (m. 3009).


© VieNormali.it

Via Normale Corno di San Colombano - La Cresta Nord Ovest del Corno di San Colombano Via Normale Corno di San Colombano - Dalla vetta vista sulla Cresta Nord Ovest appena percorsa Via Normale Corno di San Colombano - Panorama dalla cima
La Cresta Nord Ovest del Corno di San Colombano Dalla vetta vista sulla Cresta Nord Ovest appena percorsa Panorama dalla cima


  



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