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![]() La Cima San Giacomo da sud |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Sondrio Punto di partenza: Rif. Albergo Ghiacciaio dei Forni (q. 2178 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1120 m - Totale: 2240 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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E´ un´escursione poco nota, fuori dai normali itinerari che si svolgono nel Bacino dei Forni, ma non per questo meno bella. Poco sotto la vetta, sul versante W, sono presenti numerosi manufatti risalenti alla Prima Guerra Mondiale (vedi fotoscalate).
Da S. Caterina Valfurva si segue la stradina tortuosa ma asfaltata che dopo circa 6 km conduce all’ampio parcheggio sottostante l´Albergo Ghiacciaio dei Forni, o Rifugio dei Forni.
Dal parcheggio si scende brevemente verso S e si attraversa il ponte (q. 2158 m) sul Torrente Frodolfo. Poco oltre il ponte, a sinistra, inizia il sentiero Glaciologico Basso, segnalato con dei cartelli e lo si segue in direzione E. (Sulla cartina Tabacco: Ortles-Cevedale 1:25000 questo sentiero non è riportato). Il sentiero costeggia sempre la sinistra idrografica del Torrente Frodolfo, passa in prossimità della piccola diga e si addentra, in direzione SE, nel vallone che fino ad un centinaio di anni fa era ancora occupato dalla lingua del ghiacciaio. Il sentiero ora non è sempre ben segnalato, ma è comunque evidente. Lo si segue fino a quando, di fronte al Rifugio Branca, attraversa il Torrente Frodolfo su di un piccolo ponticello. Senza attraversare il ponticello, si incomincia a salire verso S, sui pendii morenici ed erbosi alla destra (salendo) del Canalone dell´Isola. Si prosegue verso S fino a quando il canalone citato, allargando il suo solco, ci permette di raggiungere, senza difficoltà, la fronte dell´effluenza del Ghiacciaio dei Forni. La fronte da risalire è abbastanza ripida ma facile. Si prosegue sul ghiacciaio, prestando attenzione ai crepacci, prima in direzione SW poi NW, aggirando completamente lo sperone roccioso SE della Cima San Giacomo. Al termine dell´aggiramento si arriva sotto il versante S della montagna. Si abbandona quindi il ghiacciaio e, verso destra (NNE), si sale senza percorso obbligato una delle costole rocciose dello sperone SE. Le rocce rotte di questo versante sono facili e si punta all´evidente colletto nevoso posizionato alla base dell´ultimo tratto di cresta/sperone SE. Seguendo poi gli sfasciumi di questa cresta, si raggiunge la vetta senza difficoltà.
Come per la salita.
Nota 1
Le escursioni in montagna in solitaria sono ovviamente da sconsigliare ma per chi, come me, ama farle e intende seguire questo itinerario, posso suggerire di affrontarlo a stagione inoltrata, quando sul ghiacciaio i crepacci sono ben evidenti.
Nota 2
All´inizio, subito dopo il ponte sul Frodolfo, è possibile seguire anche il sentiero segnalato che sulla cartina Tabacco compare con il n. 43. Dovrebbe trattarsi del sentiero glaciologico alto, personalmente sono riuscito a rintracciarlo e a percorrerlo solo in discesa. La partenza di questo sentiero si trova esattamente qualche metro sopra l´inizio del sentiero glaciologico basso, nel mezzo del groviglio di sentierini che ci sono, a sinistra, dopo il ponte sul Frodolfo.
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Sul Ghiacciaio dei Forni | Il colletto nevoso e l´ultimo tratto di cresta SE | La vetta |
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