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Dal letto della Fornaca vista del Monte Prena |
Regione: Abruzzo (Aquila)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso Provincia: Aquila Punto di partenza: Km 48 della Strada Statale 17 bis di Campo Imperatore, quota 1541 m Versante di salita: E Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate, autunno |
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Il Monte Prena visto da Campo Imperatore presenta dei versanti molto selvaggi, canalini incassati, infinità di guglie. In alto, lungo la sua cresta, ci transita la Via del Centenario una lunghissima cavalcata aerea, a tratti attrezzata, che collega il Vado di Corno a Fonte Vetica passando per Monte Brancastello, Vado del Piaverano, le Torri di Casanova, Forchetta di Santa Colomba, Monte Infornace, Monte Prena, Vado di Ferruccio e Monte Camicia. Per vedere la galleria fotografica completa della salita sul Monte Prena visitare il sito www.lemiepasseggiate.it
Da Assergi si prende la Strada Statale della Funivia del Gran Sasso d’Italia (n° 17 bis), superata la stazione inferiore si prosegue per Campo Imperatore, più avanti si trascura il bivio a sinistra per l’Albergo di Campo Imperatore e si continua lungo la strada che attraversa, in direzione Est, tutto l’altopiano. Trascurato un altro bivio a destra, al Km 48 (1,5 Km prima del bivio per le località di Castel del Monte, Farindola, Castelli, Albergo Rifugio della Vetica e Rifugio Forestale di Fonte Vetica) inizia a sinistra una sterrata con un lunghissimo rettilineo dal fondo polveroso e breccioso, qui si parcheggia. La sterrata in direzione Nord-Ovest porta a una miniera di bitume (Miniera di Bitume su alcune cartine, di Lignite su altre). La pista è ridotta in pessime condizioni, l´acqua ha scavato profondi solchi, qua e là sul fondo sbucano dei sassi che sono un vero pericolo per le coppe dell´olio delle utilitarie, se non si ha un fuoristrada, conviene, senza dubbio, parcheggiare nel punto sopra indicato, quota 1541 m. Il percorso cosi si allunga di 3 Km (6 Km tra a/r) e un dislivello di circa 200 m.
A piedi si percorre la sterrata che, più avanti, attraversa il largo letto ghiaioso della Fornaca (quota 1639 m) e continua a salire sempre in direzione Nord-Ovest fino a quota 1700 m, qui la pendenza aumenta e si piega verso Nord-Est. Giunti presso la semicurva di quota 1745 m, dove la strada taglia un piccolo fosso, a sinistra, parte il sentiero segnato n. 7 che subito risale lo stretto e ripido valloncello, direzione Nord-Ovest. La mulattiera sale a mezza costa nel versante Sud-Ovest del Monte Camicia (l´Altare su IGM). In basso, direzione Ovest, si nota il cocuzzolo dove fino a pochi anni fa c´era il Bivacco Lubrano, posto a quota 1768 m, una bufera lo ha distrutto e ora è rimasto solo la base. Girato un costone la via traversa un vallone umido e franoso e più sopra passa accanto a delle sorgenti (Fonte Comune, quota 1900-2000 m circa). Poi, traversa ancora altri valloni tra cui quello della Fornaca (impressionante la vista delle Coste di Sferruccio) e, in fine, con una lunga salita a mezza costa raggiunge il punto più orientale del Vado di Ferruccio quota 2233 m. Si continua lungo la cresta sul sentiero n. 7A aggirando alcune ripide gobbe rocciose e si tocca il punto più occidentale dello stesso Valico, quota 2230 m. Stupendo il panorama su tutto il teramano fino al Mare Adriatico. Da qui si sale un costone di erba e ghiaie fino a una bella conca prativa, quota 2350 m, cosparsa di massi erratici, Piano D´Abruna, circondato dalle incombenti pareti e torri del Monte Prena e i ripidi pendii che scendono verso il teramano. Se la stagione è quella giusta ci sono dei bei prati di Stelle Alpine (Stella Alpina dell’Appennino, Leontopodium nivale (Ten.) Huet, Asteraceae). Dalla conca si sale verso sinistra (Ovest) un ripidissimo sentiero che serpeggia tra le ghiaie, in alto a destra si notano svettanti due torrioni con un masso incastrato che formano un grosso buco dove si vede l’azzurro del cielo, man mano che si guadagna quota questa caratteristica formazione naturale si può ammirare in tutta la sua grandezza e bellezza. Ancora un ultimo ripidissimo strappo, bisogna aiutarsi con le mani, e si esce sulla cresta a sinistra della Croce di Vetta 2561 m (3,45 ore dall’auto). Bellissima visuale sul Monte Infornace, le Torri di Casanova e sul Corno Grande.
Come per la salita.
Sotto le incombenti pareti e torri del Prena che guardano il Piano D´Abruna ci sono due nevai perenni visibili nelle belle e limpide giornate dalle colline del teramano.
La caratteristica roccia incastrata del Prena | Monte Prena |
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