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![]() Il Monte Bronzone dal Sasso Rosso |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Dasio (q. 580 m), Valsolda Versante di salita: SW Dislivello di salita: 860 m - Totale: 1720 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Bifida sommità arrotondata, il Monte Bronzone chiude l´ orizzonte alle spalle dell´ immanente piramide del Pizzo Ravò, cui è collegato dalle asimmetriche linee di torri in continuo rincorrersi dell´ aspra cresta W, che con le sue onde calcaree sconvolge la contrastante dolcezza dei sottostanti pendii declinanti su Dasio. Con la lunga dorsale dei Pizzoni, posta più a Sud, forma la Val Cava, alla cui testata si trova la Forcola, mentre a N un colle senza nome nè quota lo separa dalla Cima di Bronzone (1396). Dalla sua vetta si gode di una spettacolare vista.
Da Milano autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire sino a Lugano Sud, seguendo dapprima il lungolago, poi la litoranea in direzione Porlezza. Rientrati in Italia alla Dogana di Gandria, si continua sino ad incontrare sulla sinistra, subito dopo una breve galleria, la deviazione per Dasio, dove termina la strada. Parcheggio nel piazzale antistante la chiesa. Dasio si può altresì raggiungere da Como risalendo a Menaggio, da cui per Porlezza. Superato lo splendido centro rivierasco, costeggiando il Ceresio verso Lugano e attraversati vari paesini, si raggiunge la deviazione per Dasio, che in questo caso rimane sulla destra subito prima della breve galleria. (Cartelli poco visibili)
Dal parcheggio si attraversa verso monte il centro di Dasio, lasciando a sinistra il sentiero n° 5 per l´ Alpe Mapel, e proseguendo a destra lungo il n° 3 per Ranco/Alpe Serte/Sentiero delle 4 Valli. Dopo una breve discesa, su bel ponte si attraversa il torrente Soldo per subito piegare a sinistra e risalire su sentiero gradinato un costolone. Giunti ad una baita con vecchia teleferica, si attraversano i pascoli verso E, giungendo in breve a Ranco (20´), dove si incrocia la sterrata proveniente da Drano (473), che si segue per un centinaio di metri. Superato un primo tornante subito dietro la grande costruzione di Ranco, al successivo si abbandona la strada, imboccando il sentiero n° 23 (segnalazioni poco visibili) che procedendo dapprima in falsopiano, quindi alternando tratti ripidi ad altri più dolci, si inoltra nella Val Cava sotto le rocciose pendici sudoccidentali del Pizzo Ravò. Superate le pareti e attraversato un ruscello solitamente asciutto, si giunge ad una caratteristica sorgente che sgorga da sotto un grande masso al bordo del sentiero, quindi per un ultimo tratto più erto si arriva alla Forcola (1,30 ore da Dasio), dove si può giungere anche da Cima, versante E, passando per l´ Alpe Vecchio (v. relazione M. dei Pizzoni). Piegando a sinistra (indicazioni), si risale la cresta S lungo una traccia non sempre evidente ma ben segnalata, che procede fra erba ed arbusti con qualche zig-zag, sino ad un ripiano dove traversa decisamente a destra (E) per un buon tratto e poi ritornare verso W percorrendo una crestina che si conclude sull´ anticima. Tenendosi a destra del filo si scende al colletto fra le due sommità, e per erba e roccette, ci si inerpica sino alla vetta, resti di una vecchia croce in legno.
Come per la salita. Volendo compiere un percorso ad anello, è possibile una volta tornati all´ anticima, vero nodo orografico del Monte Bronzone, scendere un primo scosceso tratto che adduce al costone E che si segue sinchè non spiana, quindi sempre senza traccia, buttandosi nel bosco a sinistra si raggiunge l´ Alpe Pessina, dove una baita è stata recentemente (2008) ristrutturata ed adibita a bivacco sempre aperto. Dall´ alpe, si prende il sentiero n° 24, passando nei pressi di un osservatorio faunistico in legno affacciato sull´ intera vallata, e dopo una serie di tornanti, superata l´ Alpe Serte Nuova (901), ci si immette sul Sentiero delle 4 Valli, col quale a Ranco prima e Dasio poi.
Cima salita più volte dall´ autore, sa ogni volta regalare emozioni diverse in un quadro aspro, selvaggio di grande suggestione.
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