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![]() Da sinistra, Corno Regismondo e Coltignone. |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Rancio (q. 345 m), Lecco Versante di salita: S-N-W Dislivello di salita: 1150 m - Totale: 2300 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Massima elevazione della bastionata che dalla Grigna Meridionale si avvalla sul Lago di Como, il Monte Coltignone sovrasta quel caotico, selvaggio insieme di torri, guglie, pareti, creste e canaloni che disegnano un mosaico naturale di stupefacente bellezza. Facilmente raggiungibile dai Pian dei Resinelli lungo un sentiero turistico, basta uno sguardo ad una carta dettagliata per vedere che vi sono anche altri modi per salirlo, ma tutti con percorsi più lunghi ed impegnativi, dal sapore decisamente aspro e forte, che si possono combinare fra di loro sulla scorta di capacità e desideri di ciascuno. L´ itinerario proprosto, seguito dall´ autore in occasione della sua prima salita della Ferrata al Medale, è ormai una classica riservata agli escursionisti più preparati, e consente di compiere un circuito ad anello intorno all´ intero gruppo del Coltignone di grande effetto e sicura soddisfazione, tra grandi panorami e luoghi non troppo frequentati.
Da Lecco, seguendo la vecchia strada per la Valsassina, si raggiunge la frazione di Rancio, dove si svolta in corrispondenza di un ampio tornante fra le case. Parcheggio nella piazzetta.
Dalla piazzetta si prende la stradina asfaltata (indicazioni Corna Medale/Ferrata) che sale subito ripida per alcune centinaia di metri, giungendo ad una sbarra, oltre la quale prosegue con fondo in cemento. Poco dopo, al primo tornante, la si abbandona seguendo a sinistra una sterrata con paramassi a valle, dalla quale poi si prende la deviazione per la Ferrata degli Alpini (cartello), che in breve porta all´attacco. Scalata la ferrata e giunti in vetta al Medale (v. relazione), si prosegue in cresta, passando sotto alla piazzola di atterraggio degli elicotteri che si trova proprio sulla cima, per poi scendere ad un intaglio dove inizia il Sentiero GER (Gruppo Escursionisti Rancesi). Risalita la punta senza nome nè quota alle spalle del Medale, si ridiscende ad un secondo intaglio, incontrando il bivio col sentiero 57 proveniente dal San Martino (v. relazione Corno Regismondo) e lasciatolo a sinistra, si prosegue a destra in direzione della possente mole del Coltignone, in ambiente sempre più avvincente, iniziando un lungo traverso sotto la slanciata piramide del Corno Regismondo (1253), che con qualche piccola risalita ma restando sostanzialmente quasi in piano, dopo aver attraversato una prima valletta un po´ esposta, attrezzata con qualche metro di cavo e catena , porta al canalone di rara bellezza che scende direttamente dalla cima del Coltignone. Risalito il canalone avvolto in un solitario scenario dolomitico, si arriva ad una grotta (Madonnina), dove ha inizio il percorso attrezzato vero e proprio che, pur non presentando difficoltà tecniche rilevanti, risulta abbastanza faticoso e richiede piede sicuro e fermo. Superata una paretina di pochi metri (mediamente difficile), si prosegue su terreno pietroso e franoso, sinchè dopo aver risalito una sorta di cengia ed un paio di canalini, si affronta un´ultima crestina attrezzata che conduce ai prati sommitali. Li si risale su ripida traccia, giungendo infine sulla boscosa e panoramica vetta del Coltignone.
Dalla vetta del Coltignone ci si inoltra nel Parco Valentino, seguendo i cartelli per i Pian dei Resinelli e alternando tratti nel bosco a scorci panoramici sul lago di Como, si giunge ad un bivio, dove occorre seguire con attenzione i segnali AA - Anello Alto scritto sugli alberi, e quelli soli, giungendo dopo una breve discesa nel bosco alla bocchetta di Val Verde (1287). Dalla bocchetta, tenendo dietro al segnavia n° 52 e i bolli dell´Alta Via delle Grigne, in ripidissima discesa si percorre tutta la val Verde, Sentiero Riccardo Spreafico, per poi proseguire con lunga traversata superando alcune sellette e tratti in saliscendi, per lo più su facili roccette e paretine attrezzate con catene, sino ad arrivare al Rifugio Riccardo Piazza (2 ore ca dalla vetta del Coltignone), dal quale, sempre seguendo il sentiero 52, in breve alla Cappella della Madonna del Carmine. Non rimane che discendere a Rancio, dove si giunge in 30/40´, o lungo la comoda mulattiera (possibile divertente scorciatoia bollata in giallo), oppure per il nuovo e più impegnativo Sentiero della Vergella
Itinerario lungo, faticoso ma allo stesso tempo di grande soddisfazione, nel caso per motivi vari non si intendesse effettuarlo interamente, dalla vetta del Coltignone si raggiungono i Piani dei Resinelli, da dove, una volta al rifugio SEL, si prende il sentiero della Val Calolden che in meno di due ore di stupendo percorso nel bosco, costeggiando un torrente porta al rione di Laorca dal quale a Rancio. Per coloro che, invece, non fossero interessati a salire la ferrata o perchè ritenendola troppo faticosa, o perchè avendola già percorsa fossero più propensi a sperimentare itinerari nuovi, è possibile raggiungere la vetta del Medale lungo la normale, sentiero 56 o 56/a, con partenza sia da Rancio che da Laorca (v. relazione Medale), oppure seguendo la normale del Corno Regismondo (v. relazione) sino al bivio lungo la cresta che a Sud lo unisce al San Martino, dove tenendosi a destra (segnavia 57), in traversata si giunge al colletto dietro la cima senza nome nè quota alle spalle del medale, incrociando il Sentiero GER.
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Lo stretto e ripido canale di salita | La Val Verde col Pizzo Forcellino | Pareti in Val Verde. Sullo sfondo il Corno Regismondo |
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