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![]() Torre Grande e Torre Piccola di Falzarego col tracciato di salita |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Tofane Provincia: Belluno Punto di partenza: Passo Falzarego (q. 2117 m) - Cortina d´Ampezzo Versante di salita: S Dislivello di salita: 350 m - Totale: 700 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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Quasi scaglia staccata dal corpo principale della montagna, contro la quale frontalmente pare annullarsi, la Torre Piccola di Falzarego acquista un ´ identità sua propria soltanto di profilo, proiettandosi sull´ omonimo passo, verso cui mostra un ardito spigolo lungo il quale Emilio Comici negli anni trenta aprì una via logica ed estetica molto ripetuta ancor oggi.
Da Cortina si sale verso il Passo Falzarego parcheggiando in un ampio spiazzo sulla destra nei pressi del risrtorante da Srobel circa un chilometro prima del passo.
Dal piazzale si segue il ben segnalato sentiero sul versante E che raggiunge prima una grotta, poi dei ruderi di un ex-ospedale militare ormai diroccato. La Via Comici attacca proprio alle spalle di questi ruderi, sotto un camino giallo (bollo rosso e anello cementato di sosta, 30´ dal piazzale). Dall´ attacco si sale dapprima dritti per circa 10 metri, quindi si obliqua a sinistra fino ad un anello cementato posto sotto ad una fessura a circa 20 metri da terra (IV+). La si risale (fittone), oltrepassando un esposto terrazzino e puntando a sinistra (secondo fittone) sino a portarsi sopra al camino sovratante l´ attacco (V-), dove si può anche giungere scalandolo direttamente, sosta 2. Si riprende in verticale, puntando verso l´ampia lama sullo spigolo, posta su un comodo terrazzino, e proseguendo poi in camino (bollo rosso) ad una profonda nicchia gialla (tre chiodi, sosta 3 su anello cementato). Afferrata la lama, la si rimonta ( IV+)sfruttando le clessidre marcate in rosso sino alla sosta 4, dove è possibile uscire dalla via (v. nota), quindi si continua per due tiri lungo l´ aereo spigolo, buone possibilità di proteggersi, con difficoltà costanti (III), per poi superare una parete tenendosi ad una decina di metri a sinistra del filo, che si riprende più sopra arrivando alla sosta 7. Su terreno sempre più semplice si percorre l´ ultima linghezza , ottava, giungendo in vetta.
Dalla cima si disarrampica (I/II), oppure ci si cala per una decina di metri verso sinistra, dove si trovano gli ancoraggi di calata. Si effettua una doppia di 25 metri ca, quindi si imbocca un canlone giungendo alla base della Torre Grande da cui si scende per tracce tra i mughi lungo il versante W.
E´ possibile evitare i primi più impegnativi tiri risalenndo per tracce fra i mughi lungo la via di discesa, per poi traversare allo spigolo alla fine del terzo tiro (passi di II, pendio ripido)
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