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![]() La Torre Exner. Al centro della spaccatura il ponte sospeso. |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sella Provincia: Bolzano Punto di partenza: Cava di Ghiaia sottostante il Passo Gardena (q. 1950 m), Val Gardena. Versante di salita: N-S Dislivello di salita: 635 m - Totale: 1270 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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Tozza, possente struttura calcarea a S del Passo Gardena separata dal restante corpo della montagna da un profondo intaglio, la Torre Exner č percorsa dalla Ferrata Brigata Tridentina, oggetto del presente itinerario, che arditamente ne risale i vari versanti lungo una linea a spirale, concludendosi con l“ attraversamento di un ponte paurosamente sospeso nel vuoto poco sotto l“ Altopiano del Pisciadł, ove spalleggiato dalla Cima Pisciadł e il Piz da Lec sorge il Rifugio Cavazza. Ferrata classificata Difficile.
Da Selva di Val Gardena in direzione del Passo Gardena (Grodner) o da Corvara-Colfosco sempre in direzione del Passo. Provenendo dalla val di Fassa č necessario invece salire al Passo Sella e da qui, in direzione di Selva di Val Gardena, voltare a destra in corrispondenza dell“indicazione per il Passo Gardena. Dal Passo si scende verso Colfosco e dopo un paio di tornanti sulla destra si scorge la cava nel cui piazzale si parcheggia.
Dal Piazzale, seguendo le indicazioni, si imbocca il sentiero a sinistra, che corre fra mughi, e superata una paretina di una ventina di metri attrezzata con pioli infissi nella roccia spesso umida e scivolosa, con suggestivo percorso fra macigni si perviene alla grande cengia che fascia la base della parete. Poco dopo si incrocia il sentiero proveniente dal Passo Gardena, e si continua per questo in direzione della prima cascata del Pisciadł, accanto la quale č posto il vero e proprio attacco della ferrata, segnalato da una targa (2075 m, 45“). Inizialmente la salita č piuttosto facile, ben appigliata e ottimamente attrezzata segue in diagonale a sinistra una gradinata rocciosa che via via va sempre pił verticalizzandosi con un progressivo incremento delle difficoltą, che tuttavia non risultano mai eccessive. Con bella e talvolta esposta arrampicata, continuando in diagonale a sinistra si passa sul versante E della torre, con magnifica vista sul Rio Pisciadł, che precipitando dai pianori soprastanti forma due splendide cascate, quindi passando sul lato sud ci si infila in un canalone, proseguendo nella linea a spirale intorno alla montagna, sino ad un punto pianeggiante dove, a sinistra, si diparte un sentiero che raggiunge il gią visibile rifugio Cavazza, offrendo una via di uscita a chi non se la sentisse di affrontare l“ ultima, pił impegnativa parte della ferrata. Dal bivio si sale in verticale, con un certo impegno, ed in breve si raggiunge una prima serie di gradini metallici, poi una seconda pił corta che porta ad una strettoia oltre la quale si traversa a destra con l“ausilio di alcuni appoggi artificiali. Superata una prima scala con spettacolare visuale sul rifugio Cavazza sovrastato dal Sass da Lec, si affronta a sinistra una nuova serie di gradini in verticale e dopo alcune roccette, aggirata una sporgenza, ci si ritrova di fronte al ponte che scavalca l“abisso profondo 200 metri racchiuso tra la Torre Exner e l“ altopiano del Pisciadł. Subito prima del ponte, per esile traccia tra roccette e sfasciumi, si risale a destra e senza percorso obbligato in pochi minuti si raggiunge la vetta (I).
Dalla vetta si ridiscende al ponte, oltre il quale dopo una breve parete pił facile di quanto non sembri vedendola frontalmente, termina la ferrata. Quindi, su buona traccia in 15/20“ si raggiunge il Rifugio Franco Cavazza al Pisciadł, dal quale si scende lungo la Val Setus, inizialmente su gradoni rocciosi attrezzati con cavi, quindi per ripido canalone (attenzione se ancora innevato) con stretti tornanti (segnavia 666). A ca 2200 metri si incontra la deviazione che a sinistra porta al Passo Gardena, mentre proseguendo per il canalone si arriva al parcheggio.
Ferrata ormai divenuta una “classica“ iperfrequentata, č preferibile salirla di primo pomeriggio in modo da evitare spiacevoli quanto pericolosi affollamenti e ingorghi, rientrando al Passo Gardena in serata, oppure pernottando al Cavazza nel caso si intendesse salire anche la Cima Pisciadł (v. relazione).
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L“ autore sulla prima parte della Ferrata Tridentina | Affollamento in via | Il ponte finale. |
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