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![]() I Corni di Canzo. |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Triangolo Lariano Provincia: Como Punto di partenza: Fonti di Gajum (q. 490 m), Canzo Versante di salita: Vari Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3.30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Argentei scogli calcarei, emergenti dalla boscosa dorsale, i Corni di Canzo sono probabilmente le cime più note del Triangolo Lariano, gruppo prealpino compreso fra i due rami del Lago di Como. Il Corno Occidentale, a sud presenta un articolato versante roccioso, mentre il Centrale affaccia a nord la vertiginosa Parete Fasana. L´ Orientale, il minore dei tre, soltanto verso E mostra una struttura rocciosa degna di interesse culminante nel Corno Rat, per il resto appare piuttosto come un qualsiasi dosso. L´ itinerario proposto, che ne percorre interamente le creste, unisce combinandole fra loro, le normali dei singoli Corni, fatta salva la discesa dal Centrale sinora non relazionata. Percorso aereo, difficile da sbagliare, ma da non sottovalutare.
Da Como, in direzione Lecco, si raggiunge Canzo, da cui alle Fonti di Gajum. Vari parcheggi al termine della strada.
Dal parcheggio si segue la strada acciottolata che percorre il fondo della Val Ravella dapprima sulla sinistra quindi, attraversato il torrente, sul lato destro. Ad un tornante, bivio per il Monte Cornizzolo, la si abbandona per il sentiero che a sinistra prosegue per la Terz´ Alpe, dove si giunge dopo aver riattraversato più volte il torrente e risalito un ultimo ripido tratto scalinato (45´). Alla Terz´ Alpe si può arrivare anche per la gippabile che, sulla sinistra, dal parcheggio risale la costa della montagna con percorso un poco più monotono. Poco oltre l´ edificio della Terz´ Alpe, si lascia il sentiero che in falsopiano prosegue per la Colma di Ravella, e tenendosi a sinistra (indicazioni) si sale ripidamente nel bosco sino ad uscirne nei pressi dell´ attacco della Ferrata del Venticinquennale (v. nota). Con un ultimo, scosceso tratto su franoso pietrisco, si sbuca infine sul crinale in corrispondenza di una Cappelletta Votiva in legno. Passando sul versante N, abbandonato il sentiero che prosegue al Rifugio SEV (1188), si risale brevemente un canale, che volendo si può seguire per intero (II), piegando poi alla cresta di destra, che si rimonta per traccia segnalata passando dall´ uscita della ferrata, poco oltre la quale si affronta il ´Passo della Vacca´, un delicato ed esposto traverso di un forcellino. Quindi, senza ulteriori particolari difficoltà, per l´ aerea cresta si raggiunge la croce di vetta dalla quale, per traccia ripida tra erba e roccette, si scende ad un caminetto di una decina di metri (II). Superatolo, si prosegue a destra aggirando un costone roccioso, e trascurando la traccia che a sinistra porta al Rifugio SEV, seguendo la linea di cresta si giunge alla Forcella dei Corni. Per buona traccia, ci si porta sotto al roccioso castello sommitale del Corno Centrale, e per le placchette di sinistra (II) o il canalino di destra (bolli) se ne raggiunge la vetta. Tenendosi leggermente a destra del filo, che a sinistra precipita verticale con la Parete Fasana, per roccette e ripide tracce si segue la Cresta E, superando un tratto attrezzato con cavo e altri saltini rocciosi (II max), pervenendo così all´ ultima difficoltà, un lungo tratto più verticale di articolate roccette recentemente attrezzate con cavi. Le si discende con facile ma esposta arrampicata, arrivando alla Bocchetta della Luera, da dove facilmente al Corno Orientale
Dalla vetta del Corno Orientale si torna alla Bocchetta della Luera, da cui a sinistra si scende lungo il ripido sentiero 4 alla Fonte del Fo´. Con blanda pendenza, si risale alla Colma di Ravella (997), dalla quale su comodo sentiero si rientra alla Terz´ Alpe. Traversarando invece a destra sotto la parete Fasana, in pieno versante N più a lungo innevato, in cira 20´si raggiunge il Rifugio SEV, dal quale proseguendo verso W , in breve si arriva alla Cappelletta Votiva, da cui per l´ itinerario di salita.
Magnifica cavalcata sul filo di cresta, ripetuta dall´ autore più volte, l´ ultima delle quali nell´ aprile 2014, può essere resa ulteriormente entusiasmante con la salita della Ferrata del Venticinquennale, vera iniezione adrenalinica. Recentemente riattrezzata (2007), il suo percorso risulta ora più continuativo, ma anche più difficile rispetto al precedente. Dal sentiero che sale alla Cappelletta Votiva si attraversa la pietraia (indicazioni), portandosi all´ attacco, posto a destra di una placca. Seguendo una spaccatura, la si risale con diagonale a sinistra, quindi in verticale sullo spigolo (appigli artificili), uscendo in un canale che si segue verso destra fin sotto ad un camino. Qui, il vecchio allestimento tagliava ad una cengia erbosa, mentre quello attuale risale il camino e la successiva spaccatura arrivando ad un pulpito, dove ha inizio il lungo traverso della parete S che caratterizza la nuova versione. Sfruttando cornici, cenge, placchette e dove non trovando alcunchè ponendo delle staffe per i piedi, la ferrata compie un´ aerea attraversata ad una ventina di metri di altezza dalla sottostante cengia erbosa, lungo la quale ancora si intravede la vecchia traccia che la percorreva. Girato infine lo spigolo, per sentierino si raggiunge una scala, meno verticale e traballante della precedente, seguita da uno strapiombino e alcune roccette. Di nuovo su sentiero protetto con catena, ci si porta agli ultimi, impegnativi risalti rocciosi, attrezzati con pedane , che portano alla cresta W dove passa la normale e che prima si raggiungeva invece lungo un canalino sulla sinistra (Ferrata classificata difficile).
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Il Corno Occidentale dal Centrale | Il Corno Centrale dall´ Orientale. | Il Corno Orientale dal Centrale, |
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