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Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sella Provincia: Trento Punto di partenza: P.so Sella (q. 2244 m) Versante di salita: SW-N Dislivello di salita: 452 m - Totale: 904 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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E’ la più alta delle tre Torri del Sella tra quelle più evidenti; presenta una via normale poco frequentata in salita (infatti viene percorsa quasi esclusivamente in discesa) e, date le difficoltà simili alla via Jahn- Merlet (che inizia alla cengia a spirale) si potrebbe anche consigliare di non farla a favore di quest’ultima, bellissima salita con roccia ottima. Tuttavia anche la normale presenta roccia più che buona.
Dal Passo Sella si prende il sentiero che porta verso l’attacco della ferrata delle Mesules; lo si segue fino a che non si oltrepassa lo spigolo NO della seconda torre del Sella e, da qui, si risale il ghiaione per portarsi sulla destra del canalone. Un consiglio: mettete il casco quando lasciate il sentiero che mena alle Mesules: sono successe spesso disgrazie (anche a guide esperte) proprio in questo canalone; non di rado arrivano sassi da cordate distratte. (20 minuti circa all’attacco)
Si sale stando a destra in umido canale-camino; è spesso bagnato; il passaggio finale di questo primo tiro è un po’ strapiombante e si arriva quindi ad una nicchia con chiodo cementato (40 m. III+/IV- 2 chiodi). Si prosegue su rocce meno inclinate, verso sinistra per raggiungere con percorso obliquo un altro anello cementato (20 m. II). Si segue una cengia a sinistra per entrare nel canalone vero e proprio; lo segue per un centinaio di metri con facili salti (I e II) in modo da raggiungere la cengia spirale che fascia la nostra cima. Si segue la cengia, in vari tratti ampia ed in altri stretta ed esposta fino allo spigolo N dove si riprende a salire un camino di III alla cui sommità c’è una nicchia gialla dove far sosta (clessidra). Si continua alternando facili passaggi a fessure verticali e paretine (fare protezioni sugli spuntoni; difficoltà tra il II e il III+) in modo da raggiungere un terrazzo posto sotto la cuspide terminale. Si attacca il primo dei due tiri finali giusto sotto una targa commemorativa; è una fessura di IV- di circa una decina di metri. Si fa sosta e si prosegue del tutto a sinistra per prendere un diedro inclinato che porta in vetta (20 m III).
Come per la salita. Ci si può calare con varie doppie lungo la via di salita oppure, arrivati alla fine della cengia spirale (in corrispondenza del canalone iniziale di salita) si risale sulla parete di fronte verso la selletta tra la seconda torre del Sella e il Ciavazes: sono due tiri di 25 m. ciascuno con difficoltà tra il II e il III proteggibili con le numerose clessidre. L’attacco si trova a destra (guardando la parete) di una grotta nera con a destra uno strabiombo giallastro. In questo modo ci si può riallacciare alle normali per la seconda e la prima torre del Sella.
Bella via, non difficile e assai panoramica. Fare attenzione alle cordate che scendono o che salgono. Vivamente consigliata la discesa per le normali delle altre due torri del Sella invece del canalone iniziale a causa delle possibili scariche di sassi.
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