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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Antelao Sorapis Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. Scoter-Palatini (q. 1580 m) - San Vito di Cadore Versante di salita: S Dislivello di salita: 1220 m - Totale: 2440 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,45 h Periodo consigliato: estate |
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Propongo ugualmente su "Vienormali" questa mia salita, pur avendola realizzata ormai molti anni fa, considerato che fino ad oggi mancava una relazione dettagliata e aggiornata. Penalizzata dall´accesso, per il quale dalla valle del Boite si deve raggiungere il "famigerato" (in effetti richiede attenzione, piede fermo e anche ... un po´ di fortuna), seppure paesaggisticamente pregiato Passo del Camoscio, la Cima Scoter nelle Marmarole, visibile dal centro di San Vito di Cadore, è una montagna stupenda, salita raramente ma di impegno relativo per l´alpinista esperto e abituato a muoversi su certi tipi di terreno.
Dal Rifugio, raggiungibile in auto o a piedi da San Vito o anche in seggiovia in alta stagione, si va ad incrociare il sentiero segnavia 227 (tab.), che collega i rifugi San Marco e Galassi. Poco sotto Forcella Piccola, in versante San Vito, si rimonta su tracce il ripidissimo e instabile ghiaione che si incunea nel cuore della muraglia della Cima Scoter. Prima che termini, si traversa a destra su una larga e ripida cengia e si prosegue per una serie di banche e canalini friabili, seguendo alcuni bolli. Continuando a salire, si raggiunge l´ultimo canale ghiaioso, che porta allo stretto Passo del Camoscio (q. 2700 m, indicazioni in vernice). ATTENZIONE: la salita, e soprattutto la discesa dal Passo richiedono sicurezza di passo, prudenza e capacità di orientamento. L´accesso al Passo ha causato, anche di recente, alcuni gravi incidenti, e lungo la salita è impossibile una valida assicurazione.
Dal Passo si deve superare un´anticima sul filo della cresta. Ci si alza quindi per ghiaie e roccette facili, si scende un po´ in versante Antelao e si traversa su una cengia, grazie ad una spaccata esposta (passo chiave, I+). Si continua sulla linea di cresta e si scende ad un intaglio, all´inizio della cresta vera e propria. Per placche liscie si traversa ad un´inflessione. Poco a sinistra di essa si superano roccette facili ma mobili. Un camino di 10 m si può salire sia a destra che a sinistra (I+). Sotto un marcato spuntone, si traversa a sinistra, si supera uno spigoletto friabile (passo di I+) e per rocce più facili, ma sempre ripide si raggiunge la vetta. Volendosi assicurare con la corda, utile più per la friabilità e il pericolo di caduta di sassi che per l´effettiva difficoltà, si contano 5 tiri dall´inflessione di cresta.
Come per la salita.
La salita si svolge in un ambiente selvaggio e di "grande montagna": vivamente consigliata agli alpinisti esperti, la Cima Scoter richiede concentrazione per la diffusa friabilità. L´ascensione sarà senz´altro ripagata dall´isolamento e dalla solitudine della vetta (10 salite in 45 anni!) e dal panorama sulle Dolomiti.
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