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La Punta Giulia. Tra luce ed ombra lo Spigolo NE. |
Regione: Lombardia (Lecco)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Rif. Alippi (q. 1180 m), Piani dei Resinelli Versante di salita: NE Dislivello di salita: 450 m - Totale: 900 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: aprile - novembre |
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Acuminata lama contro il cielo, la Punta Giulia sorge in uno dei luoghi più appartati e meno frequentati della Grignetta, un angolo remoto lontano dall´ affollamento e la confusione che caratterizzano invece altri settori, quali ad esempio i Magnaghi o Torre-Fungo-Lancia, per non parlare poi della Segantini o la Torre Cecilia-Cinquantenario. Su questa splendida guglia sono state aperte due sole vie, la normale o Via Comune oggetto della relazione, e la Giovane Italia, o Boga. La Via Comune è piuttosto breve (50 metri ca) e risale lo spigolo NE con emozionante esposizione soprattutto nell´ ultimo tiro, mentre la Boga, di poco più lunga (75 metri ca) e leggermente più difficile, percorre lo spigolo opposto. Avvicinamento abbastanza impegnativo e ambiente isolato la rendono una arrampicata riservata agli amanti della Wilderness.
Superstrada Milano-Lecco, oltrepassata la galleria del Monte Barro si seguono le indicazioni per l´Ospedale Manzoni e la Valsassina. All’uscita delle gallerie, in prossimità della rotonda di Ballabio Inferiore, voltare alla seconda via a destra (indicazioni “Piani Resinelli”) e proseguire lungo i numerosi tornanti sino al parcheggio dei Piani Resinelli. In prossimità della Chiesetta, una strada in discesa dapprima asfaltata, quindi sterrata, conduce al Rifugio Alippi, nei pressi del quale si parcheggia.
Dal rifugio Alippi si prende il sentiero delle Foppe (n. 9) in direzione del rifugio Rosalba. Lo si segue inizialmente su pista sterrata, quindi per buona traccia che scende ad attraversare il sassoso canalone della Val S´Cepina per poi proseguire in falsopiano. Dopo circa 15 minuti si giunge ad un bivio segnalato (palina indicatrice, ometto), dove si abbandona il sentiero delle Foppe, salendo a destra per ripida traccia, esposta ma ben segnata, lungo il bordo destro e poi il fondo di un canalone che porta ad un secondo bivio segnalato: a sinistra per Torre Costanza e Mongolfiera, dritti per Punta Giulia, in prossimità della quale una traccia orizzontale porta alla base inferiore, dove attacca la via Giovane Italia, mentre salendo poche decine di metri si raggiunge la sella a monte, ove da una piazzola attacca la via comune. Dalla piazzola si sale a destra di un avancorpo fino al terrazzo sommitale, cui segue un tratto verticale di roccia molto lavorata che porta in una specie di canale lungo il quale, tornando un po´ a sinistra, si arriva alla prima sosta(chiodone cementato con grossa catena). Il tratto successivo è un po´ più difficile: placca delicata fino al primo fittone resinato (IV), quindi un poco a destra a risalire un tratto verticale che con passo delicato porta ad un camino che si segue a sinistra fino ad uscire alla seconda sosta su comodo terrazzino (fittone con catena). Infine, per placca fessurata da proteggere, si risalgono gli ultimi verticali metri che conducono alla vetta, dove si trova un cavo metallico con anello di calata. Esposizione mozzafiato.
In doppia lungo la via (due o tre calate, a seconda che si arrampichi con corda singola o due mezze corde) quindi per il sentiero di salita.
La via può essere salita anche in un unico tiro, e data la sua brevità è abbinabile alla via Giovane Italia, oppure ad altre strutture vicine, quali Torre Costanza o Mongolfiera.
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