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La cima |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Andolla Provincia: Estero Punto di partenza: Stazione arrivo Funivia Kreuzboden (q. 2397 m), Saas Grund Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1297 m - Totale: 1297 m Tempo di salita: 5-6 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate |
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Uno dei 4000 più accessibili delle Alpi. Insieme al Lagginhorn, la Weissmiess domina il versante est della valle di Sass-Fee, una delle località più frequentate del Vallese. Sull´altro versante della valle si erge maestosa la catena del Mischabel, con una infilata di 4000 tra le più belle delle Alpi (Dom, Taschhorn, Nadelhorn, ecc.). La salita alla Weissmies permette soprattutto di godere di un balcone panoramico su tutto il Vallese,la zona del Sempione, il massiccio del Monte Rosa, il Mischabel, fino all´Oberland da una parte e il Cervino e le Graie dall´altra.
Dal Passo del Sempione si discende la Valle del Rodano sino a Visp, da dove a sinistra si segue per Zermatt/Saas Fee. Al successivo bivio di Stalden, si lascia a destra la deviazione per Zermatt, proseguendo a sinistra per Saas Fee sino a Saas Grund, da cui con impianti di risalita alla stazione Kreuzboden. In alternativa si può salire fino alla stazione più alta (Hohsaas, q. 3092), dove funziona un rifugio-ristorante privato, accorciando la salita di 1h e di oltre 300 metri di dislivello.
Dlla stazione Kreuzboden in circa 30 minuti di comoda mulattiera si giunge alla Weissmieshutte (CAS), dalla quale su buon sentiero alla Hohsaas, circa un´ora o poco più. Quindi per strada sterrata in leggera discesa si arriva in pochi minuti al ghiacciaio (Triftgletscher), molto crepacciato nella parte bassa. Si prende la traccia che, inizialmente, si tiene sul lato sinistro (rispetto alla direzione di marcia) del ghiacciaio, serpentinando tra i crepacci. A stagione avanzata è bene cercare la via senza fidarsi sempre della traccia: l´itinerario è molto frequentato, ma questo non vuol dire che bisogna sempre fidarsi della traccia altrui! Dopo un primo tratto non ripido, la traccia piega a destra (crepacci), traversando sotto una quinta impressionante di seracchi fino ai piedi di un pendio ripido (40-45 gradi) che porta a una spalla. Si sale detto pendio fino alla spalla (faticoso; tratto più ripido della salita; delicato se con ghiaccio vivo). Dal dosso si prosegue prima in falso piano e poi con maggiore rapidità, piegando a sx, fino alla quota 3820 m (ripido). Da qui ancora a sinistra verso la cima, prima per comoda cresta pianeggiante (cornici a destra), quindi nuovamente per un tratto ripido ed infine la china sommitale (max 35-40 gradi).
Come per la salita.
I crepacci e i seracchi nella parte bassa del ghiacciaio, con l´itinerario sullo sfondo |
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