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Fosso di Ortanza, la Cipollara e il Lago di Campotosto |
Regione: Lazio (Rieti)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Monti della Laga Provincia: Rieti Punto di partenza: Sacro Cuore di Capricchia (q. 1381 m), Comune di Amatrice Versante di salita: N Dislivello di salita: 910 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: primavera - estate - autunno |
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La Cipollara è una montagna sconosciuta alla gran parte degli escursionisti perché si trova fuori dai sentieri che percorrono il Gruppo della Laga. Possiamo dire, senza alcun dubbio, che è stata scoperta in questi ultimi anni grazie al Club 2000 m che l’ha inclusa nell’elenco dei Monti dell’Appennino superiori ai duemila metri. --- vedi l´album fotografico relativo all´escursione sul mio sito web www.lemiepassggiate.it ---
Da Rieti o Ascoli Piceno si percorre la S.S. Salaria n° 4, giunti al bivio per Amatrice si devia per il paese che si attraversa passando per la via centrale, all’uscita Sud-Est dell’abitato c’è un incrocio, trascurare la strada di destra per Montereale e proseguire dritti per 4,5 Km fino a un quadrivio dove ci sono le indicazioni per la frazione di Capricchia (primo stradino a sinistra). Giunti nella piccola piazza si notano le indicazioni per il Sacro Cuore e il Monte Gorzano, imboccare la stretta strada a destra, si sale su sampietrini e poi su asfalto, il fondo in qualche tratto è sconnesso, superato il Fosso di Valle Conca (sulla destra c’è una presa d’acqua dell’Enel) si arriva sul pianoro del Sacro Cuore dove si parcheggia subito a sinistra su uno slargo, quota 1381 m.
A piedi si imbocca la sterrata di fronte al parcheggio, direzione Nord-Est, si aggira, tenendola a destra, la località Capo la Valle e percorsi meno di trecento metri, prima che la strada inizia a scendere verso il Fosso di Selva Grande, sulla destra parte la mulattiera per la Sella della Solagna e Monte Gorzano. Imboccato il sentiero si sale subito ripidamente verso il Cimale del Vento, trascurare il sentiero di sinistra che scende verso l’imponente cascata delle Barche e seguire quello segnato che rimane in alto a mezza costa sopra il Fosso di Selva Grande (in questo periodo, fine Maggio, la cascata ha una grande portata d’acqua dovuta allo scioglimento delle nevi ed è ben visibile dalla via che stiamo percorrendo). Superata la Sorgente Piani Fonte 1545 m si percorrono poche centinaia di metri e si giunge a quota 1559 m dove c’è una biforcazione, dritti si va verso la Sella della Solagna, a destra in netta salita si va verso il Monte Gorzano. Presa quest’ultima mulattiera si sale a tornanti e lunghi traversi fino a sfiorare, a quota 1765 m, il Fosso del Gorzano (Km percorsi 2 – tempo di salita 1,10 ore – ascesa 350 m), sulla sinistra c’è una traccia che, dopo una ripida discesa, consente di toccare il torrente, solo che in questo periodo il vallone è pieno di neve, conviene curiosare rimanendo sul bordo (20 minuti tra andata e ritorno). Ancora in salita si esce dal bosco e si entra nell’ampia radura dove ci sono i ruderi dello Stazzo di Gorzano 1882 m, il sentiero supera alcuni fossi ancora innevati (utile la piccozza) e si giunge sulla cresta Ovest del Gorzano a quota 2041 m. Da qui c’è una mulattiera riportata sulla cartina IGM che scende nel Fosso di Ortanza, sul terreno però è poco evidente, si scende a mezza costa cercando di utilizzare le tracce di sentiero che si individuano sul terreno, dopo aver superato numerosi fossi secondari, ancora tutti innevati, si giunge presso i ruderi dello Stazzo della Cipollara 1995 m (individuabile facilmente da lontano, come tutti gli altri stazzi della Laga, perché circondati da una vegetazione più rigogliosa e verde rispetto ai prati circostanti). Sempre in diagonale si scende ancora abbastanza ripidamente fino a quota 1958 m dove si attraversa il Fosso di Ortanza. L’attraversamento del fosso è abbastanza delicato in quanto il passaggio è obbligato e prima di toccare il fondo si passa sotto una parete quasi verticale formata da sfasciumi di rocce e sassi instabili (si rischia di prendersi una scarica di pietre), una volta attraversato diventa tutto più facile. Si sale il costone Nord della Cipollara utilizzando un evidente tratturo (sicuramente formatosi dal passaggio delle greggi che in estate soggiornavano allo stazzo) e in fine si esce sulla cresta poco più in basso della quota 2125 m, si va a sinistra e si arriva all´omino di pietre che indica la Cipollara (Km percorsi 6 – ascesa 900 m – tempo impiegato 3,30 ore).
Come per la salita, oppure: dalla Cipollara si percorre tutta la cresta fino alla quota più alta dei Monti della Laghetta 2372 m, poi in direzione Nord si scende alla Sella del Gorzano 2309 m e si sale, dall’altra parte, sulla vetta del Gorzano 2458 m (Km percorsi dalla Cipollara 2,2 – ascesa 300 m – tempo 1,30 ore) Dal Gorzano per la cresta Ovest si raggiunge la quota 2041 m dove si riprende la via d’andata. (Tempo di discesa dal Monte Gorzano 2,15 ore – Km totali 14,3 – ascesa totale 1300 m)
La Cascata delle Barche | In primo piano lo Stazzo di Gorzano e la Cima Lepri |
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