|
|
|
La Punta del Corno dal Passo Fontanalba. A sinistra la cresta di salita |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Onsernone Provincia: Verbania Punto di partenza: Arvogno (q. 1247 m), Val Vigezzo Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: maggio - novembre |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Cima quotata 2278 ma non nominata sulla carta Kompass, la Punta del Corno racchiude nel suo versante NE il Lago Panelatte, mentre a S un colle la separa dalla Pioda di Crana, la cui cresta N appare in tutta la sua imponenza. Dalla Forcola di Larecchio, che la separa dal Pizzo della Forcola, appare invece inaccessibile. Punto di partenza della lunga dorsale che si spinge fino alla Punta di Pezza Comune, separando le Valli Agrasino e Onsernone, merita davvero una visita, magari abbinandola al vicino Pizzo della Forcola.
Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana. All´ ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in paese. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-Toceno. Da Toceno, si raggiunge Arvogno (possibilità di parcheggio), proseguendo per qualche centinaio di metri in discesa sino ad un ponte, oltre il quale si trova un cartello di divieto di accesso.
Subito dopo il ponte, parte una ripida mulattiera che poco più sopra si ricongiunge alla sterrata, raggiungendo un secondo ponte, superato il quale si sale in breve all´ Alpe Verzasco (1300). Tenendosi a destra al bivio fra le baite, si scende leggermente, per poi proseguire con pendenza omogenea sulla bella e lastricata mulattiera all´ Alpe Villasco (1644) e quindi a I Motti (1853), con vista frontale su Pizzo di Fontanalba e Pizzo Ruggia, mentre a sinistra incombono le splendide placconate della Pioda di Crana. Si prosegue lungo la mulattiera, arrivando alla Cappella di S. Pantaleone, e prima di giungere al Passo di Fontanalba, si devia a sinistra in direzione dell´ evidente cresta E , che si raggiunge per dolci pendii erbosi. Attraversata una piccola pietraia, si risale lungo un´ esile traccia che ne percorre l´ aereo filo, arrivando al roccioso castello che precede la cima. Lo si aggira sulla sinistra, passando sotto a delle paretine , superate le quali si torna in cresta nei pressi della vetta, segnalata da un piccolo ometto.
Come per la salita. Dall´ alpe Villasco è possibile seguire una traccia segnalata che con splendido mezzacosta conduce all´ Alpe Borca, dalla quale si scende direttamente per pascoli all´ Alpe Verzasco. Percorso più vario ed interessante che non la più monotona mulattiera.
Sin nei pressi del Passo di Fontanalba, l´ itinerario è identico a quello del Pizzo della Forcola. Una volta giunti sotto al castello roccioso, anzichè evitarlo a sinistra, lo si sale grazie ad un breve canalino che riporta sul filo. Seguono alcuni facili ma molto esposti passaggi su roccia, quindi per l´ aereo filo ci si riporta alla via normale e alla vetta, difficoltà F.
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||