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Il Pizzo di Fontanalba da Arvogno |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Onsernone Provincia: Verbania Punto di partenza: Arvogno ( q. 1247 m), Val Vigezzo Versante di salita: S Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5.30 h Periodo consigliato: aprile - novembre |
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Il Pizzo di Fontanalba chiude a NE la Valle del Rio Verzasco, mostrando un ´imponente quanto articolata struttura cha dalla Bocchetta dei Laghetti (2098) arriva ai pascoli del Passo di Fontanalba. La sua cresta SE, interessata dal presente itinerario, è lunga e piuttosto impegnativa, anche se le difficoltà maggiori del tratto immediatamente successivo alla Bocchetta si evitano. A cavallo tra la Valle Onsernone e la Vigezzo, la sua quota non è ben chiara, la Kompass riporta un´ altezza di 2047 metri, che tuttavia non appare veritiera , mentre la carta svizzera ne dà una più rispondente alla realtà e senza dubbio esatta di 2200 mt.
Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana. All´ ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in paese. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-Toceno. Da Toceno, si raggiunge Arvogno (possibilità di parcheggio), proseguendo per qualche centinaio di metri in discesa sino ad un ponte, oltre il quale si trova un cartello di divieto di accesso.
Subito dopo il ponte, parte una ripida mulattiera che poco più sopra si ricongiunge alla sterrata, raggiungendo un secondo ponte, superato il quale si sale in breve all´ Alpe Verzasco (1300). Tenendosi a destra al bivio fra le baite, si scende leggermente, per poi proseguire con pendenza omogenea sulla bella e lastricata mulattiera all´ Alpe Villasco (1644) e quindi a I Motti (1853), con vista frontale su Pizzo di Fontanalba e Pizzo Ruggia, mentre a sinistra incombono le splendide placconate della Pioda di Crana. Si prosegue lungo la mulattiera per una decina di minuti sino ad un ripiano con rudere, poi la si abbandona, attraversando verso il Ruggia ad una evidente traccia che tra erba e qualche roccetta risale al sentiero segnalato proveniente dal Passo di Fontanalba (2027) e diretto alla Bocchetta di Ruggia. Lo si segue per un tratto, quindi si devia a sinistra, in direzione della Bocchetta dei Laghetti, aperta fra il Ruggia a destra, e il Fontanalba a sinistra. Senza raggiungerla, si imbocca il ripido canalone erboso che scende a sinistra del primo torrione roccioso della cresta SE, evitandolo. Lo si risale faticosamente e, poco prima del suo sbocco, si piega a sinistra su terreno più facile con rocce affioranti. Giunti sul filo, si affronta una bella ed erta placconata (II) che porta su un cocuzzolo. Discesi da questo, si prosegue sul filo o poco sotto a sinistra, alternando ripidi ed esposti tratti erbosi a facili spuntoni rocciosi, anche aerei, fino alla vetta.
Dalla vetta si prosegue lungo la cresta, ora W, sino a scorgere sulla sinistra un canalone erboso piuttosto ripido, che più in basso piega a sinistra passando sotto ad una parete. Lo si discende, tenendosi sul lato sinistro, sino ad una pietraia per la quale si torna al sentiero che traversa alla bocchetta di Ruggia, e quindi ai Motti. L´ autore non sa dire quali difficoltà si incontrino proseguendo invece di cresta verso il Passo di Fontanalba, tuttavia ad un esame a distanza sembrerebbe una discesa molto difficile.
Magnifico ed entusiasmante itinerario a cavallo tra Val Onsernone e Vigezzo, effettuato dall´ autore e i suoi comnpagni senza alcuna informazione sul percorso. La discesa avviene a vista, senza la benchè minima traccia.
Il canale che porta in cresta. | Tratto di cresta. | Tratto di cresta. |
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