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La Punta della Forcola dal Passo Fontanalba. |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Onsernone Provincia: Verbania Punto di partenza: Arvogno (q. 1247 m), Val Vigezzo Versante di salita: S Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: maggio - novembre |
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Il nome completo ed esatto di questa montagna è Pizzo della Forcola di Larecchio, e non Pizzo della Fontanalba come erroneamente riportato sulla cartina KOMPASS, e provenendo dal Passo di Fontanalba (2026) si trova a destra della Forcola di Larecchio (2146), aperta con la magnifica Punta del Corno (2280). All´ apparenza solitaria e svettante, sorge tra le ampie distese erbose che circondano il Passo di Fontanalba, ove è adagiato il Lago Panelatte, incantevole pozza alpina, ed è unito a nord al Pizzo Campolatte da una lunga dorsale che spingendosi fino alla Punta di Pezza Comune, separa la splendida Valle Agrasino dall´ altrettanto bella Valle Onsernone, in Ticino.
Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana. All´ ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in paese. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-Toceno. Da Toceno, si raggiunge Arvogno (possibilità di parcheggio), proseguendo per qualche centinaio di metri in discesa sino ad un ponte, oltre il quale si trova un cartello di divieto di accesso.
Subito dopo il ponte, parte una ripida mulattiera che poco più sopra si ricongiunge alla sterrata, raggiungendo un secondo ponte, superato il quale si sale in breve all´ Alpe Verzasco (1300). Tenendosi a destra al bivio fra le baite, si scende leggermente, per poi proseguire con pendenza omogenea sulla bella e lastricata mulattiera all´ Alpe Villasco (1644) e quindi a I Motti (1853), con vista frontale su Pizzo di Fontanalba e Pizzo Ruggia, mentre a sinistra incombono le splendide placconate della Pioda di Crana. Si prosegue lungo la mulattiera, arrivando alla Cappella di S. Pantaleone, da dove in breve al Passo di Fontanalba. Fino ad ora celata alla vista, finalmente il Pizzo di Larecchio si mostra agli occhi di chi sale, a destra della Forcola dalla quale prende il nome. A sinistra, invece, tra questa e la Pioda di Crana, la Punta del Corno (2280), di grande fascino e bellezza. Attraversati verso nord i pianori erbosi, si sale alla Forcola, quindi piegando a destra, si percorre la cresta S, che nell´ ultimo tratto si fa rocciosa e molto aerea, arrivando in vetta.
Come per la salita.
Fin poco sopra l´ Alpe i Motti, l´ itinerario proposto è lo stesso di Pizzo Ruggia e Pizzo Fontanalba (v. relazioni), che poi deviano verso E, e non presenta particolari difficoltà se non nell´ ultimo aereo tratto di cresta, che se percorso direttamente sul filo risulta alpinistico di tipo F, mentre standovi a sinistra un impegnativo EE.
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