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![]() Vetta Occidentale del Monte Corvo 2533 m |
Regione: Abruzzo (Teramo) ![]() Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso Provincia: Teramo Punto di partenza: Piazzale di Prato Selva quota (q. 1375 m) - Fano Adriano Versante di salita: N Dislivello di salita: 1335 m - Totale: 2670 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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La Vetta Occidentale del Monte Corvo visto dal Lago di Provvidenza è veramente impressionante, sembra un enorme cono alpino dall’apparenza inespugnabile, è una delle più dure mete dell’Appennino. Da qualsiasi lato lo si attacchi il dislivello è sempre enorme e il tempo di salita, con piccole soste, sfiora le 5 ore. Una volta raggiunta la cresta terminale la soddisfazione diventa indescrivibile, grandioso è il panorama su tutto il Gruppo del Gran Sasso, sul Lago di Campotosto e sui Monti della Laga.
Dalla Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-L’Aquila) si esce al casello L’Aquila Ovest e si prende la Strada Statale del Gran Sasso D’Italia direzione Teramo. Valicato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende dall’altra parte superando in successione il bivio per Campotosto, il Lago di Provvidenza, il bivio per Cesacastina, il bivio per Nerito giungendo, cosi, all’incrocio per Fano Adriano e Prato Selva dove si gira a destra per queste località. Si sale a svolte e si giunge a un altro bivio (a sinistra si va a Pietracamela ma, di solito, la strada è interrotta per frana), si va a destra e prima di entrare nel paese di Fano Adriano a un ennesimo incrocio si imbocca a sinistra per Prato Selva (comunque le indicazioni non mancano) dove la strada termina nel piazzale degli impianti sciistici quota 1375 m
Dal piazzale di Prato Selva 1375 m, si raggiunge a piedi l’impianto di risalita di destra (fronte montagna), il sentiero, molto ben marcato, sale mantenendosi nel bosco parallelo all’impianto stesso fino alla base del Cimale Abetone dove gira a destra (Sud-Ovest). Continua parallelo ad un altro impianto di risalita (seggiovia, che collega Prato Selva al Cimale Abetone), sempre nella faggeta e sempre molto evidente e, infine, si immette su un ampia sterrata che si segue a destra. Trascurando gli sbiaditi segnali del CAI che continuano a seguire l’impianto sciistico, si continua sulla carrabile leggermente in discesa. Ad un bivio si va a sinistra (la strada di destra scende allontanandosi in maniera evidente dalla nostra meta) e si inizia a salire, dopo alcune curve si giunge in un ampio prato (a Sud del Cimale Abetone) dove si ritrovano i segnali del CAI, rosso-giallo e bianco-rosso (c’è un po di confusione). Seguendo i segnali (ci sono numerose tracce di sentiero, comunque tutte portano allo stesso punto) si attraversa un´altra fascia di bosco e si arriva nella Piana San Pietro quota 1800 m dove c´è un incrocio di vie (cartelli), vedi nota1. Nota1: nella ricognizione fatta il 9 Settembre 2012 i cartelli indicatori non ci sono più perchè posizionati male e abbattuti dalle intemperie Da qui salendo in direzione Sud si raggiunge il Cimale Andreole e, ancora oltre, si sale sul Mozzone. I segnali bianco-rosso scendono a Est verso il Rifugio del Monte; si va, invece, a Ovest seguendo i segnali giallo-rosso che scendono lungo un fosso secondario fino ad attraversare la Valle Crivellaro a quota 1750 m nel punto dove scorre un filetto d’acqua, vedi Nota2. Nota 2: sempre nella ricognizione fatta il 9 Settembre 2012, la traccia che scende nella scarpata della Valle Crivellaro, a quota 1750 m, in qualche punto è franata, quindi, giunti sul bordo della Valle, conviene non attraversarla (come detto sopra) ma seguirla in salita (anche quì c´è da dire che ci sono numerose tracce e il sentiero del CAI è segnato male e poco evidente) fino a giungere vicino ad una evidente strettoia, 1815 m, dove l´attraversamento è facile e il sentiero principale si fa più visibile. Il sentiero continua dall’altra parte della valle (Ovest) fino a raggiungere una Sella a Sud del Cimale delle Monache 1906 m. Ora ci troviamo sulla Cresta Nord della Vetta Occidentale del Monte Corvo, la si risale tutta (non c’è sentiero, all’inizio è un po ripida e con pietrai ma la salita è facilitata da parecchi gradini) con spettacolo stupendo sul Lago di Campotosto e, più in alto, su tutto il Massiccio del Gran Sasso e sui Monti della Laga. A quota 2400 m si abbandona la cresta per fare un traverso a mezza costa verso destra e si esce sulla cresta Ovest (grande spettacolo sulla Cima delle Malecoste, la Sella Malecoste, Cima Nord-Ovest della Sella Malecoste, il Pizzo di Camarda e la Valle Chiarino), in pochi minuti si è sulla Vetta Occidentale del Monte Corvo 2533 m. (Km percorsi 7,20 - tempo salita 4 ore - dislivello 1335 m).
Come per la salita.
Durante la seconda parte della salita grandioso è il panorama sul Lago di Campotosto e sui Monti della Laga. Chi vuole può vedere la descrizione fotografica dell´escursione nel mio sitoweb www.lemiepasseggiate.it, dall´Home Page pigiare su "Appennino oltre i 2000 metri", "Monti del Gran Sasso", infine "Vetta Occidentale del Monte Corvo, Monte Corvo"
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Sulla Vetta Occidentale del Monte Corvo 2533 m | Dalla Vetta Occidentale del Monte Corvo, il Lago di Campotosto |
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