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Il Piz Baratin visto dalla conca del Lago Cardedo. |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Adula Provincia: Estero Punto di partenza: Cusié (q. 1652 m) - Val Malvaglia, Canton Ticino Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 980 m - Totale: 1960 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Piz Baratin è la prima elevazione che si trova dopo il Vogeljock lungo la dorsale che dall´ Adula si spinge verso E fino al Passo del S. Bernardino. Il suo nome è dovuto alla particolarità del suo profilo che ricorda, appunto, un berretto.
Da Milano autostrada dei Laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione S. Gottardo sino a Biasca, dove si imbocca la cantonale Val di Blenio-Passo Lucomagno che in breve giunge a Malvaglia. Lasciata la cantonale, si attraversa il paese e si risale interamente la Val Malvaglia sino a Cusié, dove termina la strada
Dal parcheggio poco oltre Cusié, si imbocca il bel sentiero che conduce alla Capanna Quarnei, risalendo interamente la valle fino ad una conca racchiusa tra il Pizzo Forca e la Gana Bianca. Si attraversa il fiume e con salita piu erta, con ampi tornanti si guadagna la stretta gola che sfocia nelle ampie distese dell´ alpe Quarnei. A destra, oltre il torrente, per prati si raggiunge la Capanna posta al culmine di un dosso, in posizione dominante sulla valle e visibile già dal parcheggio di Cusié. Dalla Capanna, ci si abbassa alle baite sottostanti, dove si incontra un bivio, a destra per Cusiè, utile nel caso al ritorno non si volesse far tappa alla capanna, a sinistra per l´ Alpe Cardedo (2107). A mezzacosta , con tratti in salita piuttosto ripidi ed esposti, si raggiunge l´ alpe, dietro la quale una traccia sale tra l´ erba. Tenendo dietro alle segnalazioni, si superano diversi dossi erbosi dove la traccia non sempre è evidente, per arrivare infine al Lago di Cardedo (2632) che si raggiunge con un ultimo tratto pianeggiante su lastre rocciose. Dal lago ci si porta sul contrafforte a sinistra (tracce di passaggio e radi ometti) e una volta alla sua sommità si traversa sempre verso sinistra,W, scendendo brevemente in una conca per poi riprendere in diagonale ascendente su pietraia fino al Vogeljock (2918), aperto fra il Logia (sinistra) e il Baratin (destra). Dal Vogeljock per grossi blocchi si sale la cresta W del Baratin (3037) che si va restringendo, sino a giungere sotto il castello sommitale che si sale direttamente (10/15 m di II+/III-), oppure si contorna a sinistra su cengia detritica.
Come per la salita. Oppure, proseguendo lungo la cresta ci si porta alla Bocchetta Baratin (2999) dalla quale si scende lungo la normale del Pizzo Cramorino (v. relazione) che , volendo, si può raggiungere facilmente in ca un quarto d´ ora.
Ascensione che fa parte della più complessa, articolata ed impegnativa salita al Vogelberg (v. relazione), presa di per sè permette comunque una notevole esperienza in ambiente selvaggio.
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