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La cima |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Adula Provincia: Estero Punto di partenza: Cusié (q. 1652 m) - Val Malvaglia, Canton Ticino Versante di salita: S-E Dislivello di salita: 1450 m - Totale: 2900 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 10,00 h Periodo consigliato: estate |
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Larga sommità piramidale, il Logia si eleva tra il Passo dei Cadabi e il Vogeljock, lungo la dorsale che dall´ Adula scende verso E spingendosi per Vogelberg, Reinquellhorn e Zapporthorn fino al Passo del S. Bernardino. Addossata all´ estetica cresta E dell´ Adula, il panorama che si gode dalla vetta è a dir poco sorprendente.
Da Milano autostrada dei Laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione S. Gottardo sino a Biasca, dove si imbocca la cantonale Val di Blenio-Passo Lucomagno che in breve giunge a Malvaglia. Lasciata la cantonale, si attraversa il paese e si risale interamente la Val Malvaglia sino a Cusié, dove termina la strada.
Dal parcheggio poco oltre Cusié, si imbocca il bel sentiero che conduce alla Capanna Quarnei, risalendo interamente la valle fino ad una conca racchiusa tra il Pizzo Forca e la Gana Bianca. Si attraversa il fiume e con salita piu erta, con ampi tornanti si guadagna la stretta gola che sfocia nelle ampie distese dell´ alpe Quarnei. A destra, oltre il torrente, per prati si raggiunge la Capanna posta al culmine di un dosso, in posizione dominante sulla valle e visibile già dal parcheggio di Cusié. Dalla Capanna, ci si abbassa alle baite sottostanti, dove si incontra un bivio, a destra per Cusiè, utile nel caso al ritorno non si volesse far tappa alla capanna, a sinistra per l´ Alpe Cardedo (2107). A mezzacosta , con tratti in salita piuttosto ripidi ed esposti, si raggiunge l´ alpe, dietro la quale una traccia sale tra l´ erba. Tenendo dietro alle segnalazioni, si superano diversi dossi erbosi dove la traccia non sempre è evidente, per arrivare infine al Lago di Cardedo (2632) che si raggiunge con un ultimo tratto pianeggiante su lastre rocciose. Dal lago ci si porta sul contrafforte a sinistra (tracce di passaggio e radi ometti) e una volta alla sua sommità si traversa sempre verso sinistra,W, scendendo brevemente in una conca per poi riprendere in diagonale ascendente su pietraia fino al Vogeljock (2918), aperto fra il Logia (sinistra) e il Baratin (destra), nome dovuto al suo particolare profilo che ricorda, appunto, un berretto. Dal Vogeljock ci si inerpica lungo la cresta E, inizialmente facile, con qualche passaggio su blocchi, quindi più impegnativa (II) restando preferibilmente a destra del filo. Superato il tratto roccioso abbastanza friabile, la cresta perde di pendenza e per tracce, su sfasciumi si raggiunge la vetta (3080).
Come per la salita. Volendo è possibile scendere per il canale di sfasciumi originantesi dal Vogeljock, deviando gradualmente a destra sino ad incontrare una traccia che a mezzacosta porta ai pascoli soprastanti la Capanna Quarnei. Discesa impegnativa fuori traccia, che richiede buon senso di orientamento.
Salita effettuata in solitaria dall´ autore tra le nebbie d´ alta quota mentre in valle splendeva il sole.
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