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Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Dolomiti di Zoldo Provincia: Belluno Punto di partenza: Capanna Trieste (q. 1135 m) - Val Corpassa Versante di salita: S-SE Dislivello di salita: 1800 m - Totale: 3600 m Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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La cima sovrasta il Van delle Sasse, nel gruppo della Civetta, subito a ridosso della Torre Trieste. Vi si perviene per la via normale, partendo dalla fine della Val Corpassa (raggiungibile da Agordo o da Cencenighe, passando per Listolade). Dalle dimensioni tozze, viene salita raramente: si contano, sul libro di vetta, una decine di visite l´anno. Panorama appagante che da solo vale tutti i 1800 m di dislivello da compiere. Via da scoprire, dovendo seguire da quota 2400 m solo tracce, ometti e nella parte alta segnavia sbiaditi rossi. Per esperti del genere; da non sottovalutare.
Dalla Capanna Trieste, a quota 1135 m, si sale lungo la carrareccia che porta al Rif.Vazzoler fino all´ingresso della Val dei Cantoni, dominata dalla Torre Venezia e dalla Torre Trieste. A 1620 m, poco prima di un ponte, si prende a destra (tabella) un sentiero che costeggia la base della Torre Trieste, salendo monotono in mezzo ai mughi e poi dai 2100m in poi più apertamente tra dossi prativi e ghiaie, fino al Van delle Sasse, circa 2400m.
Da qui, ove il sentiero si fa pianeggiante, si svolta bruscamente a sinistra (ometti), lasciando il comodo segnavia che porta all´attacco della ferrata Tissi, attraversando dei mammelloni rocciosi e passando sotto lo zoccolo SE della cima della Busazza. Si segue ora una traccia in obliquo sempre verso sinistra, aggirando detto zoccolo e pervenendo in un ghiaione sbarrato sulla sua sinistra da una banca rocciosa. A metà (ometti), si svolta a destra, lasciando la traccia e risalendo molto faticosamente il ghiaione fino al suo culmine. Si sale quindi per un canale-camino, tenendo a sinistra delle banche rocciose grigie, incontrando saltuariamente degli ometti. Dopo circa 100-120 m si perviene (sfasciumi, pass I, uno di II, ghiaione) sotto un basamento roccioso giallo, visibile sa sotto; da qui decisamente a destra, in obliquo su di una rampa, fino a sbucare (I) sull´ampio pendio ghiaioso-detritico a SE della cima. Dopo un traverso su traccia di 50 m verso destra, seguendo anche dei segnavia sbiaditi rossi, si obliqua nuovamentea sinistra fino ad arrivare per ghiaie e detriti alla cresta sommitale S. Per facili roccette poco esposte a destra, in breve (I), alla cima.
Come per la salita. Consigliabile, ove incerti durante la salita, lasciare ometti utili alla discesa, soprattutto nel canale iniziale di 120m.
La salita dalla Capanna Trieste è molto lunga e dura. Già dormendo al Rif.Vazzoler si può dimezzare il dislivello. Non presenta particolari difficoltà tecniche, ma bisogna essere in grado di trovare la via tra sfasciumi, detriti, ghiaie, qualche pass. in roccia (I e II-). Dato il dislivello considerevole, i tempi di percorrenza possono essere diversi da quelli da me indicati (es. Buscaini e Visentini indicano 5-6 ore per la salita). Dopo il primo tratto noioso, da quota 2000m in poi, il panorama diventa via via più spettacolare, fino ad abbracciare, in cima, a 360°, gran parte delle Dolomiti e oltre.
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