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Il Pizzo Centrale dalla Gamsspitz. In basso la Gusspissattel. |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo San Gottardo Provincia: Estero Punto di partenza: Lago Sella (q. 2100 m), Passo del S. Gottardo Versante di salita: S Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate |
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Nonostante sia la più alta fra le montagne che coronano il Passo del S. Gottardo, il Pizzo Centrale rimane a lungo defilato, a W dalla Gamsspitz, con la quale ha in comune un ampio tratto della via normale, mentre a NE dalla Cima 2886, affilatissima sommita quotata ma non nominata sulla CNS, dove termina la cresta che si alza scoscesa dalla Rotstocklucke. Pertanto, a chi lo osserva da una certa altezza, appare come tozza triade, la cui cima centrale, il Pizzo Centrale appunto, è la più alta e, naturalmente, la più ambita.
Da Milano per autostrada sino al Passo del S. Gottardo, raggiunto il quale si seguono le frecce per l´ Ospizio. Costeggiato brevemente il laghetto, al termine del piccolo gruppo di case si svolta a destra (indicazioni Lago Sella), proseguendo per ca 4 km lungo le pendici meridionali del Monte Prosa sino alla diga, dove si parcheggia nel sottostante piazzale.
Dal parcheggio, si sale a sinistra della diga, costeggiando a W il lago su sterrata sino ad un sentiero segnalato che si stacca sulla sinistra. Con ampi tornanti si salgono i verdeggianti pendii, arrivando alla grande terrazza del Sasso di Paisgion (2560). La si percorre interamente in direzione ENE, giungendo ad una bancata rocciosa all´ apparenza insuperabile. Sfruttando cenge e canalini, il sentiero piuttosto esposto la risale arditamente, uscendo sull´ erboso crinale (ometto) lungo il quale si prosegue per poi piegare nuovamente in traverso a destra, in direzione della cresta SE della sovrastante Gamsspitz. Su terreno sempre più pietroso, la si risale sino ad un ometto, quindi di nuovo in traverso verso ENE a raggiungere la Guspissattel (2890), piccola sella aperta fra la Gamsspitz e il Pizzo Centrale. Il sentiero, sempre evidente, si fa più ripido, tenendosi sul versante meridionale, e in pochi minuti si raggiunge la rocciosa vetta. (3000).
Come per la salita. E´ tuttavia possibile discendere per la breve e ripida cresta E al colletto successivo da dove, superato uno scalino scistoso (II), si raggiunge l´ affilata Cima 2886 (senza nome sulla CNS). Si continua lungo la cresta ESE che diviene più facile, fino alla Rotstocklucke (2783), quindi piegando nel canale di ripidi sfasciumi a destra, si discende una selvaggia valletta, contornando a sinistra il laghetto che vi si trova, e disarrampicando a sinistra del torrente dopo una strozzatura di questo (II esposto). Infine, per pascoli si arriva all´ Alpe di Sella, dalla quale si torna alla diga costeggiando interamente il lago Sella o per la sterrata sul lato W, o per sentiero su quello E. Altrimenti, più facilmete, dalla Cima 2886 si torna al colletto e con esposto traverso su ripidi sfasciumi si riprende il sentiero di salita poco sopra la Gusspissattel. Dalla Gusspissattel si può inoltre raggiungere la Gamsspitz (2925) per l´ aerea Cresta NE, che presenta alcuni semplici passaggi su roccia. Nel caso si intendesse invece concatenare le due vette fin dalla partenza, è preferibile farlo salendo (v. relazione Gamsspitz), poiché la cresta W della Gamsspitz in discesa è malagevole.
Escursione gratificante dal punto di vista panoramico, scendendo dalla Rotstocklucke diviene veramente entusiasmante. Se poi a questo si aggiunge anche il pizzico di adrenalina dato dalla salita alla Gamsspitz, risulta un´ esperienza davvero intensa e completa.
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