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La cima del Sassolungo (Lenkstein) |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Noriche - Gruppo Vedrette di Ries Provincia: Bolzano Punto di partenza: Riva di Tures (q.1620 m ca.) Versante di salita: W-SE Dislivello di salita: 1617 m - Totale: 3234 m Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 7,45 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Cima poco appariscente situata sulla cresta di confine austriaco, alla testa della Val Sorgiva (Ursprungtal)
Da Brunico si seguono le indicazioni per la Valle Aurina ed arrivati a Campo Tures si prosegue a destra verso Riva di Tures. Al tornante prima della chiesa si imbocca una strada sulla destra e si sale fino al parcheggio di un residence posto a monte della strada.
Dal parcheggio si segue la strada asfaltata fino ad alcuni masi (segnavia n° 8B ).
Si prosegue sulla sinistra, su sentiero quasi pianeggiante, che si inoltra in un fitto bosco di conifere e che in circa mezzora arriva al ristorante Indererhof.
Si continua a salire nel bosco fino a raggiungere i prati della Bacheralm (q.1850) ; in breve si arriva ad un bivio con il sentiero n° 8C che rientra a destra a Riva di Tures. Si prosegue invece sulla sinistra costeggiando il torrente e giungendo ad un restringimento della valle (bella cascata sulla destra). Si rimonta con alcune zete la ripida valletta per sbucare su un´ampia zona prativa, giungendo ad un altro bivio con sentiero n° 8A : lo seguiamo con indicazione per rif. Roma (Kasselerhuette).
Perdiamo brevemente quota e attraversiamo l´impetuoso torrente su un ponte in legno; saliamo ancora su moderata pendenza fino ad un´altra biforcazione nei pressi di un piccolo lago (q.2350). Seguiamo a sinistra il segnavia n° 8 con indicazioni per il Lenksteinjoch.
Il sentiero artefatto prosegue in falsopiano fino ad attraversare nuovamente il torrente (il terreno è solcato da numerose frane: non c´è più il ponte in legno ). Si rimonta il costone a sinistra su ripida scalinata e si superano i resti di alcune costruzioni in pietra; si prosegue ancora su larga cengia sino alla base di un´ampia zona detritica ( prestare attenzione ai segnavia ! ) Rimontiamo con stretti tornanti un´ incombente parete e proseguiamo sulla destra su sfasciumi fino a raggiungere la base della cresta: si sale direttamente la cresta occidentale ( tracce poco visibili e terreno molto instabile ) fino alla cresta orientale e in breve su facili roccette si giunge in vetta. Magnifica veduta sul Collalto q.3436 (Hochgall)
Ripercorrere tutta la cresta est fino al crinale ( confine di stato q.3171).
Scendere a destra su facile nevaio fino alla base della cresta.
Di qui si prosegue come per la salita.
Itinerario con forte sviluppo in ambiente molto aspro e selvaggio,soprattutto nella parte finale. Ho trovato condizioni ottimali (non serve attrezzatura da ghiaccio). Probabilmente ad inizio stagione la salita è più difficile a causa del gelo.
Bellissima cima per gli appassionati di scialpinismo....
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