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Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Croda da Lago-Cernera Provincia: Belluno Punto di partenza: SP 251 Selva di Cadore - Passo Staulanza, III tornante Versante di salita: NW Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,15 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Caratteristico se visto da San Vito di Cadore, nel cui territorio ricade, per la forma a tronco di cono, il Col de la Puina appartiene al gruppo del Pelmo e costituisce un rinomato punto di osservazione sul Pelmo stesso, nonché sulle cime in sinistra Boite. La salita, abbastanza breve e senza difficoltà alpinistiche, è comunque ripida e richiede un po´ di attenzione nel caso si trovi terreno bagnato o innevato.
In corrispondenza del terzo tornante (q. 1663 m) della SP251 fra Selva di Cadore e la Val di Zoldo, a sinistra si stacca una stradina sterrata (tab., ampio parcheggio). Per essa si sale comodamente circa 2 km fino a Casera Fiorentina (q. 1799 m), oltre la quale si continua nel bosco fino al Rifugio Città di Fiume a Malga Dorona (q. 1917 m.).
Vicino al Rifugio, s´imbocca il sentiero segnavia 467 in direzione di Malga Prendera (tab.), e lo si segue per pochi minuti, sino a intravvedere a destra una traccia nell´erba, poco marcata ma sicura. La traccia rimonta il crinale erboso e scarsamente alberato che dal Col de la Puina scende fino in prossimità del Rifugio. Si sale ripidamente per essa fino ai piedi del risalto sommitale. Da questo punto alcuni corti zigzag su terreno detritico un po´ instabile portano sull´anticima. Traversando la sottile cresta erbosa, con pochi passi si è in vetta. Piccola croce, grande solitudine, enorme panorama sulle Dolomiti.
Sconsiglio vivamente, per la mancanza di tracce e la pendenza, il percorso indicato nella guida "Dolomiti della Val del Boite" di Camillo Berti e Roberto Tabacchi (Editrice Panorama, 2004). La guida suggerirebbe di salire dal versante NE, raggiungendo dapprima su ripidi prati l´erbosa Forcella Costantiol (q. 2140 m, tra il Col de la Puina e i Crepe dei Bèche) e obliquando poi verso sinistra su ripidi verdi in versante Val Fiorentina, fino a incrociare piuttosto in alto la traccia usuale.
Richiede poco più di mezza giornata e si svolge perlopiù su pendii di magro pascolo, ma la salita del Col de la Puina necessita comunque di piede fermo e di un minimo d´attenzione. La cima, non troppo frequentata nonostante la vicinanza al Rifugio, offre un bel panorama. Il Col è anche una nota meta scialpinistica, e va affrontato solo con neve molto assestata.
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