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![]() Il Mont Avic |
Regione: Val Aosta (Aosta) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Gran Paradiso Provincia: Aosta Punto di partenza: Volla (q. 1300 m) - Valle di Champdepraz Versante di salita: W Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate |
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Splendido picco in ambiente incontaminato e unico, vero angolo incantato, che va dalle pinete alle radure erbose, dalle pietraie ai facili salti di roccia. Dalla Vetta del Monte Avic lo sguardo spazia lontano......
Autostrada Torino-Aosta, uscita Verres, da dove si prosegue alcuni chilometri su strada regionale per svoltare a sinistra per Champdepraz. Quindi si sale la valle sino al termine, a Volla, dove si parcheggia.
Dal parcheggio si segue la sterrata che prima tra pascoli, poi nel bosco di pino uncinato conduce alla suggestiva Alpe la Serva (1500) e quindi alla località Magazzino (1460), una radura con un rudere legato alla vecchia attività estrattiva, dove abbandonata la pista, si prosegue lungo il sentiero per il Lago Gelato (n. 6) che con incantevoli scorci risale la valle sulla sinistra orografica, raggiungendo un pianoro a quota 2450 ca. In questo tratto, il sentiero corre sull´ antica mulattiera delle miniere, costruita in sasso e sopraelevata rispetto al terreno, testimonianza di passate fatiche. Da qui vi sono due possibilità : seguire la mulattiera che con largo giro verso S tocca il Lago Gelato, dove si trova un Bivacco del corpo forestale, per poi tornare verso NW al Colle di Raye Chevrere (2703), da cui in traverso a destra alla base del Mont Avic a 2800 metri a di quota. Oppure, come fatto dall´ autore, dal pianoro andare decisamente a destra e con percorso molto più diretto, risalire verso N un evidente e stretto canalone in cui scorre un piccolo ruscello (qualche passo di I/II). Sbucati su di un piano in prossimità di un laghetto, sotto la verticale della vetta che rimane sulla destra, si continua per un lungo pendio detritico sempre in direzione N sino ad incontrare la traccia proveniente dal Colle Raye Chevrere. Costeggiata la bastionata occidentale dell´ Avic, si risale un ultimo ripido pendio a sinistra, arrivando all´ intaglio con l´ anticima (2940). Dall´ intaglio si attacca la cresta, rimanendo preferibilmente sul versante di Champdepraz, e superati due tratti più verticali su buona roccia, con qualche passo di II si raggiunge un terreno meno ripido che conduce alla vetta, su cui si trova una caratteristica Madonnina (3006).
Come per la salita.
Una variante interessante consiste nel percorrere il filo di cresta dal Colle Raye Chevrere sino alla vetta omonina (2827), scavalcandola per puntare al primo, alto contrafforte della bastionata occidentela dell´ Avic, che si risale in traverso a destra per tracce e strette cenge (qualche ometto), a raggiungere più a monte il filo di cresta, che si segue sino all´ anticima, dalla quale ci si cala in doppia all´ intaglio con la vetta principale. (Itinerario seguito dall´ autore in occasione della sua salita). In questo caso portare una mezza corda di almeno 50 metri.
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