|
|
|
![]() Il monte visto da Landro |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto Provincia: Bolzano Punto di partenza: Ex Postazioni Landro (q. 1410 m), poco oltre l´Hotel Tre Cime Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate - primo autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Il Teston di Monte Rudo è la più occidentale e meno elevata delle varie sommità che formano il massiccio del Monte Rudo, simile ad una rocca e situato a cavallo fra la Bullatal - Val Bulla e la Val Rinbon, nel gruppo dei Rondoi - Baranci. Durante la Grande Guerra, la cresta del massiccio venne fortificata dagli austriaci con casermette e cannoniere, puntate sul Monte Piana e sulle Tre Cime di Lavaredo. Un ardito sentiero con minime attrezzature, percorribile con la dovuta attenzione e meta di una traversata del massimo interesse, corre sul lato protetto del monte (N) collegando il Teston con la Forcelletta dei Rondoi (q. 2600 m ca).
Lungo la Strada d´Alemagna in direzione Dobbiaco, poco oltre l´Hotel Tre Cime e ai piedi delle ex Postazioni Landro (q. 1400 m. ca). si trova un parcheggio erboso con sbarra.
A monte dei forti diroccati s´imbocca la mulattiera militare austriaca, ben conservata, che sale con numerose svolte un ripido costone coperto di alberi e baranci e termina nei pressi di resti di postazioni e ricoveri, dove giungeva dal fondovalle anche una teleferica (q. 2175 m.) Si prosegue per sentiero poco marcato e segnalato, su terreno franoso che richiede un minimo di impegno, verso le pareti del Teston. Si traversa lungamente verso destra, seguendo una caratteristica cengia alla base di strapiombi giallastre, fino ad una insellatura erbosa con molti ruderi di casermette e postazioni, che guardano le Tre Cime di Lavaredo. Volgendo subito a N, si imbocca un evidente, erto canale di rocce e sfasciumi, e lo si sale con cautela sino alla sommità tondeggiante del Teston, sede di un osservatorio e di altre postazioni.
La possibilità di discesa per il Passo Piccolo dei Rondoi e la selvaggia Val Bulla, con rientro al punto di partenza, è segnalata da scarse tracce e riservata ad escursionisti esperti. Eventualmente, è bene informarsi sullo stato della parte bassa del sentiero che percorre la valle, soggetto a franamenti e più volte sistemato.
Ascensione lunga e fisicamente impegnativa, si svolge in una zona ricca d´interesse panoramico e storico per la presenza di resti della Grande Guerra. Ambiente solitario e poco protetto; nella seconda parte della salita il sentiero è segnato con radi ometti e va posta attenzione al terreno ghiaioso e friabile.
![]() |
![]() |
Le ex Postazioni Landro all´avvio della salita | Residui bellici lungo l´itinerario |
![]() ![]() |
||