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Il Monte Emilius |
Regione: Val Aosta (Aosta)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Gran Paradiso Provincia: Aosta Punto di partenza: Stazione di Arrivo seggiovia Lago Chamolé (q. 2390 m) Pila Versante di salita: W-S Dislivello di salita: 1600 m - Totale: 3200 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: estate |
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Il Monte Emilius rappresenta per gli aostani una meta obbligata, in quanto è la montagna di casa, che ora, con la realizzazione a fine anni novanta del Rifugio Arbole è più semplice e meno faticosa da raggiungere. Dalla sua vetta l'occhio spazia su tutte le vette delle Alpi Graie e Pennine, ed è indiscutibilmente uno spettacolo che toglie il fiato.
Autostrada Torino-Aosta, uscita Aosta da dove a Pila. Si parcheggia nel piazzale della funivia e con la seggiovia si sale al Lago Chamolé. Pila è altresì raggiungibile da Aosta con telecabina.
Dalla stazione di arrivo della seggiovia, si scende al Lago Chamolé (2310 m) che si contorna per risalire poi il ripido sentiero che in breve conduce al Colle Chamolé (2641 m). Valicato il colle con un caratteristico diagonale intagliato nella roccia, si scende al pianoro sottostante dove è adagiato il Lago d'Arbole, sulle cui rive sorge l'omonimo rifugio (1,15 h).
Dal rifugio si scende qualche metro, costeggiando il lago a sinistra e risalito il torrente in direzione SE, a sinistra si imbocca un vallone detritico alla cui sommità si piega a NE su di un dosso per raggiungere il Lago Gelato.
Lasciato a destra il sentiero per il Colle d'Arbole, si prosegue in direzione NE su traccia con ometti salendo ad un primo pianoro, quindi su pietraia più impegnativa si perviene al Colle dei Tre Cappuccini (3241 m, 2,30 h), riconoscibile già da lontano per le caratteristiche tre rocce somiglianti, appunto, alla figura di altrettanti frati.
Al colle si piega decisamente a sinistra, seguendo l'evidente cresta S. La si percorre interamente, preferibilmente sulle placche di sinistra, facili e sicure (I+) al contrario dei blocchi mobili che si trovano lungo il percorso tracciato, raggiungendo infine la panoramica vetta (1,15 h). La traccia della via normale risale per ripide svolte fra terra e massi il versante sud-orientale senza alcuna difficoltà.
Come per la salita o per la traccia della via normale.
Escursione lunga e faticosa che si svolge in un continuo alternarsi di dossi succedentesi l´ uno all'altro dopo tratti di blanda pendenza. Attualmente è stata installata sulla cresta N prima e W poi, una ferrata piuttosto impegnativa che supera un dislivello di 650 metri con partenza dal Bivacco F. Zullo, posto sul colle fra l'Emilius e la Becca di Nona. Questa, per chi è sufficientemente preparato, potrebbe essere una valida alternativa alla normale, da cui si scenderebbe compiendo un giro ad anello di grande respiro. In tal caso, partire da Pila, raggiungere il Col Plan Fenetre, scendere all'Alpe Comboè, percorrerla interamente e al suo fondo seguendo le indicazioni, piegare a sinistra a risalire le pendici della Becca di Nona. Dopo un buon tratto di salita, ad un bivio, prendere a destra per il bivacco Zullo, che si raggiunge su terreno sabbbioso. Pernottare e l'indomani attaccare la via con discesa per la normale sopra descritta.
Relazione e foto della via ferrata Emilius su VieFerrate.it (in collab. con VN) Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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