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Il Mont Delà |
Regione: Val Aosta (Aosta)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Gran Paradiso Provincia: Aosta Punto di partenza: Dondenaz (q. 2100 m) - Val di Champorcher Versante di salita: S-NE Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 2100 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Mont Delà è una cima scarsamente frequentata a causa della pessima qualità della roccia. La cresta NE lungo la quale corre la via di salita percorsa in solitaria dall´ autore, è estremamente dirupata e composta di sfasciumi molto mobili che culminano in una affilata crestina di scisti marci. Occorre quindi molta pratica di simili terreni se se ne vuole raggiungere la vetta. Sino al Col Fussi (2912) il percorso è lo stesso del Mont Glacier (v. relazione).
Autostrada Torino-Aosta, uscita Pont St. Martin, quindi proseguire su strada regionale per Aosta. Superato Bard, ad Hone si svolta a sinistra attraversando la Dora e si seguono le indicazioni Valle di Champorcher. La strada sale ripida a tornanti, quindi si allunga nella valle sino a Champorcher, dove un cartello sulla destra indica Dondena, che si raggiunge su sterrata. La strada aperta al traffico termina ad una sbarra posta subito prima che questa scenda ad attraversare il torrente Ayasse.
Dal piccolo parcheggio si scende ad attraversare il Torrente Ayasse, risalendo per traccia su prati, o per la pista stessa, al Rifugio Dondena, da cui proseguendo sulla pista ci si dirige verso il Lago Miserin pervenendo ad una conca molto ampia. (qui si può giungere anche seguendo subito dopo il ponte una traccia che verso W risale i pascoli, transitando accanto ad una grande stalla per ricongiungersi alla strada poco prima della conca). Un cartello indica a destra il Col Fussì e il Mont Glacier. Ci si abbassa al fiume attraversato da un ponte al momento sbarrato perchè pericolante, e lo si guada un poco più a monte (l´autore ha guadato il torrente all´ andata e attraversato il ponte al ritorno....). Percorso longitudinalmente il pianoro erboso, il sentiero sale a NW con comodi tornanti sino ad incontrare quello proveniente dal Colle Fenis, quindi piega a destra (NE) compiendo un lungo diagonale a mezza costa al termine del quale si inerpica con ampi tornanti su una ripida conoide erbosa, che termina sotto la parete sud del Mont Delà. (E´ possibile evitare il diagoale utilizzando una traccetta che si stacca sulla destra del sentiero subito dopo il ponte pericolante. La salita è diretta, talvolta la traccia poco evidente, anche se di tanto in tanto qualche rado ometto ne segnala la presenza, ma consente di risparmiare un buon tratto di strada. Il punto in cui sbuca sul sentiero segnavia, in prossimità del primo tornante, è marcato con un ometto). Giunti al culmine della conoide, il sentiero procede in traverso verso E, per poi riportarsi a sinistra sotto le dirupate pareti del Mont Delà e raggiungere la pietrosa conca in cui è adagiato il Lago Gelato (2824). Tenendosi alti, lo si costeggia a sinistra arrivando al Col Fussì (2912, 2,30 ore). Dal valico, abbandonato il segnavie che a destra prosegue per il Mont Glacier, si risale un primo tratto di pietrame scuro poco saldo, girando dietro il crinale. Da questo punto si vede buona parte del percorso, in modo da decidere se proseguire o meno. In traversata, tenendosi sotto il filo di cresta, si superano pietraie mobili e canalini estremamente ripidi e franosi. Qualche ometto (alcuni eretti dall´ autore stesso) e i cartelli di confine del Parco Monte Avic, indicano il percorso che incrocia più volte la cresta senza mai tuttavia percorrerla. Non si deve in ogni caso entrare in parete, le cose peggiorerebbero, ma restare sempre in prossimità del filo. Tra pietre mobili, canalini franosi e brevi tratti dove si procede in modo accettabile, si raggiunge la cresta finale, che si attacca sul filo al suo limite sinistro. Si scalano un paio di metri con appigli appena discreti, quindi con molta cautela si segue per una ventina di metri l´ affilato spigolo scistoso, abbandonandolo non appena alla sua sinistra è possibile prendere una cengia erbosa che come una rampa, correndo alla radice delle rocce, porta direttamente alla vetta (piccolo ometto con cartello del Parco). a breve distanza dalla quale sorge il grande ometto di pietre visibile dalla valle.
Come per la salita.
Salita decisamente riservata agli amanti del rischio e di terreni scistosi, da evitare con nebbia. Il Mont Delà può essere concatenato col Mont Glacier (vedi relazione).
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