|
|
|
Il Monte Campiano, dalla spalla SW (punteggiata in giallo la cengia) |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Parcheggio di servizio al Rif. Schiazzera (q. 2000 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,45 h Periodo consigliato: da giugno ad ottobre |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Bella e panoramica montagna sulla costiera che separa la Valle Grosina Occidentale dalla Valtellina. Dalla conca di Schiazzera, dove si svolge la salita, non è individuabile in quanto rimane nascosta dietro la sua spalla SW. La via normale proposta si sviluppa dal Passo di Schiazzera e per la cresta SW. L’ascesa è facile ma non banale, in particolare ci sono 2 passaggi che richiedono attenzione. Il primo riguarda la discesa dalla spalla precitata, dove la cresta si presenta rocciosa e affilata ma non difficile (I°+) Questo tratto può essere comunque aggirato a N, su facile sentiero. Il secondo passaggio non può essere bypassato ed è rappresentato da una stretta ed esposta cengia che precede il pendio sommitale. Qui per i meno esperti potrebbe essere necessaria la corda. Alcuni tratti rocciosi che precedono la cengia offrono una divertente arrampicata di I°/I°+. Elementare il pendio sommitale. Dal Passo di Schiazzera alla vetta del Monte Campiano prevedere circa h 1,00
È consigliabile abbinare questa ascensione a quella della Cima Est di Schiazzera, vedi relazione e immagini di questa cima.
Dalla superstrada Tirano-Grosio si esce a Vervio. All’entrata di questo paese si prende a sinistra, seguendo sempre ai vari bivi le indicazioni per Rifugio Schiazzera o semplicemente Schiazzera. Per transitare su questa stradina c’è l’obbligo di permesso, disponibile al distributore automatico ubicato in piazza della chiesa di Rogorbello che s’incontra dopo circa 4 km di salita. Il costo del ticket giornaliero è di € 3,00. Munirsi di monete in quanto il distributore non accetta banconote e non da resto. La stradina è lunga e stretta ma interamente asfaltata, tranne alcuni tornanti e gli ultimi 100 m che sono acciottolati. Al termine della stradina si arriva al parcheggio sottostante il Rifugio Schiazzera. Da Vervio al parcheggio prevedere circa 40 minuti.
Dal parcheggio si segue la pista acciottolata che in 10 minuti di cammino conduce al Rifugio Schiazzera (q. 2079 m). Da qui, seguendo le indicazioni dei cartelli per Lago Schiazzera in breve si raggiunge il vicino Alpe Schiazzera (q. 2109 m). Circa 50 metri dopo questo alpe c’è un bivio. Si tralascia il sentiero che, verso sinistra, attraversa il torrente sopra un ponticello in legno (condurrebbe al Lago Schiazzera) e si segue la traccia che continua diritta e poi volge sulla destra. Questo sentiero, intitolato a Padre Daniele Badiali, non è segnalato da bandierine ma solo da ometti e la traccia è sempre ben evidente.
Poco più avanti si guada facilmente il torrente verso sinistra e più in alto, in prossimità di un pianoro, lo si guada di nuovo, ora verso destra. Quindi, su traccia ben evidente si risale un pendio erboso e ci si ricollega con il sentiero pianeggiante e segnalato che proviene da SE, dal Monte Croce. Si prosegue su panoramici dossi erbosi e si giunge al pianoro dove c’è il bivio con il sentiero che scende al Lago Schiazzera, che si lascia a sinistra. Si sale fino ad arrivare nella conca prativa sottostante il Passo di Schiazzera.
Qui c’è una palina segnaletica che indica verso destra la traccia segnalata per il Passo di Schiazzera (q. 2546 m), raggiugibile in h 0.20. Da questo valico si sale, verso destra, la dorsale erbosa che culmina sulla spalla SW del Monte Campiano. Da qui si disarrampica l’affilata cresta rocciosa per una ventina di metri di dislivello. Di seguito si rimonta un largo pendio erboso che conduce ad una seconda spalla. Dopo un traverso in leggera discesa la cresta s’impenna e presenta divertenti passaggi di I°/I°+. Si arriva poi ad un facile intaglio.
Da qui bisogna traversare a destra la stretta ed esposta cengia, in parte rocciosa ed in parte erbosa. Il passaggio chiave è rappresentato dal breve pendio detritico/erboso all’uscita della cengia, delicato soprattutto in discesa. Poi senza difficoltà si aggira a sinistra la fascia rocciosa soprastante e per facile pendio di rocce ed erba si arriva in vetta, dove ci sono 2 piccoli ometti di pietre.
Come per la salita.
![]() ![]() |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
CT Alpine-up![]() |
SALEWA Ergo Tex![]() |