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Regione: Veneto (Belluno) Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Tofane Provincia: Belluno Punto di partenza: Ufficio Visitatori Parco Naturale Dolomiti d´Ampezzo (q. 1320 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Il Col Rosà è la tozza cima che chiude verso N la piana di Fiames. Raramente salita per la via normale (presente in questo database), lo è molto di più per la via ferrata Ettore Bovero, che ne risale il fianco SW e molte fonti indicano come più facile della Michielli sulla Punta Fiames (anch´essa presente in questo database). Il tracciato della Bovero è più breve, ma più impegnativo ed esposto della Michielli, più lunga e faticosa.
Dal parcheggio si scende per sentiero segnalato (tab.) che scavalca il torrente Boite e s´immette nella strada forestale segnavia 417. La si segue nel bosco, fino a incrociare a destra (tab.) il sentiero segnavia 408, che sale a tornanti per la boscosa Val Fiorenza. La si rimonta sino al Passo Posporcora (q. 1711 m). Seguendo le indicazioni, si continua verso destra fra vegetazione e gradoni portandosi alla base delle rocce.
Dall´attacco (q. 1960 m), dopo un tratto privo di attrezzature e che richiede attenzione. la fune sale verticalmente su ottima roccia. Si passa a destra su un terrazzino, per risalire poi l´esposto spigolo soprastante. Si prosegue ancora a destra, all’interno di uno stretto camino: all´uscita si passa a sinistra su esile cengia, si traversa per 5 m (molto esposto, punto chiave), e si prosegue su roccia ripida ed esposta, ma più facile, fino a un terrazzo con mughi. Ci si porta verso E, sotto l´ultimo risalto. Lo si supera per un camino con vecchi scalini metallici e in breve, volgendo verso destra, si è in vetta.
Si segue il sentiero segnavia 447 che scende a N, prima per canalini, roccette e mughi, quindi nel ripido bosco. Da ultimo il tracciato piega a E, fra canali franosi (gradini in legno) e ghiaie, incrociando la strada forestale segnavia 417 (tab.) Per essa a sinistra, si scavalca il Boite e, dopo un tratto in piano, si torna in leggera salita all´Ufficio Visitatori del Parco.
Il tratto attrezzato copre un dislivello di soli 200 m, ma non è consigliabile a ferratisti alle prime esperienze. Il breve tratto sullo spigolo è esposto! Tra i pregi di questa ferrata la quota e l’esposizione a S, che permettono di salirla anche in tarda stagione. Da rilevare la carenza d’acqua lungo il percorso e la temperatura, che in piena estate potrebbe essere alta. Ampio panorama verso le Tofane, il Pomagagnon, i monti di Fanes.
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