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E' considerata una delle ferrate più impegnative delle Alpi. Si tratta di una lunga cavalcata in cresta esposta su placche di granito. Oltre ad alcuni singoli passaggi in cui è necessaria la trazione con le braccia ciò che la rende impegnativa è la sua lunghezza. L'ambiente in cui si sviluppa è maestoso.
Gruppo: Adamello - Partenza: Malga Lincino (1600 m)
Quota min: 1600 m - Quota max: 2869 m - Dislivello salita: 1370 m
Tempo totale: 8,00 h - Difficoltà: EEA / III 4 - Periodo: estate - inizio autunno
Frequentazione: bassa - Punti di appoggio: Rif. Città di Lissone (2017 m)
Accesso: Da Cedegolo si sale lungo la valle fino a Malga Lincino, ove si lascia l'auto nei pressi di un piazzale. Dalla Malga Lincino, raggiungibile in auto da Saviore. Da lì il sentiero chiamato Scale dell'Adamè ci porta al Rif. Città di Lissone. Si segue per un brevissimo tratto il sentiero n. 1, l'Alta Via dell'Adamello, per abbandonarlo subito e salire a sinistra il largo canalone che scende dal Forcel Rosso. Giunti ad un poggio erboso si abbandona il sentiero principale (lo seguiremo al ritorno) e pieghiamo a sinistra. Attraversato il canalone e giunti ad una bocchetta si trova, a circa 2300 metri di quota, l'inizio della via ferrata lungo la quale troveremo staffe e cavi metallici che rendono più agevole il percorso. Tenere presente che si tratta di una ferrata impegnativa ed è necessaria una certa esperienza di arrampicata; può essere utile una corda. Dove parte la ferrata una galleria della Grande Guerra ci ricorda la stupidità dell'uomo che non sa imparare dai propri errori. Si sale su placche rotte per poi continuare sulla impegnativa cresta. Altre placche granitiche e si aggira a destra un evidente naso di roccia. Si sale per uno stretto e divertente camino al quale segue una aerea cengia da affrontare con attenzione. Salti rocciosi verticali e simpatiche traversate si susseguono mentre si ammira il fantastico mondo di montagne che ci circondano. La vetta si avvicina e le difficoltà diminuiscono. Poche decine di metri sotto la vetta finiscono i cavi metallici; qualche minuto di facile arrampicata su roccette ed eccoci sulla vetta del Corno di Grevo. Dalla cima si ritorna alla fine dei cavi di salita e si prende a destra (cavo metallico) per scendere poi lungo camini, placche e roccette (brevi passaggi di II grado) e infine erba sino ad incontrare il sentiero proveniente dal rifugio Val di Fumo. Lo si segue a destra, si attraversa il vicino Forcel Rosso e, per il ripido canalone si torna al Rif. Lissone e alla Malga Lincino. Panorama maestoso sul gruppo Adamello Presanella, Valcamonica e Orobie.
Note particolari: In caso di roccia umida l´aderenza diventa un poco più difficoltosa. Cercare di utilizzare il cavo solo come assicurazione ove possibile per risparmiare sforzi inutili alle braccia vista la lunghezza dell'itinerario.