Traversata dal Rif. Pellarini a Camporosso
a cura di Andrea Visintin
Sella Carnizza
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Regione: Friuli Ven. Giulia Alpi: Italiane - Alpi Orientali - Giulie - Gruppo Jof Fuart Punto di partenza: Rif. Pellarini (q. 1499 m) Direzione di salita: SE - N Quota massima: 2071 m Dislivello di salita: 1000 m Dislivello totale: 2000 m Tempo di salita: 2,20 h Tempo totale: 11,20 h Difficoltà: EE - A - F (scala difficoltà)Punti di appoggio: Rif. Pellarini (q.1499 m) Tipo di salita: Sentiero e traccia segnata Periodo consigliato: estate Cartografia: TABACCO N. 019 - Alpi Giulie Occidentali 1:25000
Attrezzatura:
Valutazione:
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Introduzione:
Lungo giro effettuato in due giorni che tocca le pareti dello Jof Fuart delle Cime delle Rondini per concludersi a Camporosso (800 m), dopo aver raggiunto la Cima dei Cacciatori (2087 m) e il Monte Lussari (1766 m). Giro effettuato con mio fratello e un mio amico.
Accesso:
Da Valbruna prendere la statale in direzione Val Saisera, a pochi km dal paese girare a sinistra al cartello Rif. Pellarini e agriturismo Prati Otzinger. Dal parcheggio prendere il sentiero cai 616 e in 1,30-2 h arrivare al rifugio.
Descrizione:
1° giorno:Arrivati al rifugio nel pomeriggio decidiamo di salire a Sella Nabois (1970 m), prima tappa del giro, sempre per il sentiero cai 616 che parte da sopra il rifugio ed attraversa il greto del torrente che risale la Carnizza di Rio Zapraha in direzione ovest. Dopo aver fatto alcune fotografie soprattutto delle pareti dello Jof Fuart e delle cime vicine scendiamo lungo lo stesso itinerario (ore 2,20). Pernottamento in rifugio.
2° giorno:Sveglia alla mattina presto e salita a Sella Carnizza che mette in collegamento La Canizza del Rio Zapraha con La Carnizza di Riofreddo. Si segue il sentiero cai 618 che è ben segnalato da tabelle e bollini, esso sale lungo un ripido canale con ripide svolte sino a giungere alla Sella (0,20 h). Si scende per l'altro versante che, essendo più rovinato dalle varie frane che si sono succedute negli anni, richiede maggior attenzione e in 20 min circa si giunge al bivio con il sentiero per la Forc. di Riofreddo, da qui ci dirigiamo in direzione N verso Sella Prasnig grande sella erbosa a quota 1491 m ,vi giungiamo in circa 1 ora, questa sella è situata tra la Cima delle Rondini e la Cima dei Cacciatori, famosa cima che sovrasta il Monte Lussari. Da qui decidiamo di salire Cima dei Cacciatori dal versante meno conosciuto, il versante sud, che segue una variante del sentiero 617 che porta al Monte Lussari. Il sentiero nei primi tratti è ben segnalato e su facile sentiero, problemi si riscontrano nel tratto finale dove la scarsa manutenzione e le frane fanno sì che nel salire si debba prestare molta attenzione non essendoci più i cavi di sicurezza. Arrivati in cima (1.30 h da sella Prasnig) si scende (sentiero cai 613) per il versante più conosciuto, il sud. Qui la grossa difficoltà è data dal numero spropositati di turisti visto la semplicità sella salita da questo versante. Infatti il percorso qui si svolge su sentiero ed in alcuni punti dove vi erano passaggi di I° grado sono stati attrezzati con cavi fissi rendendo la discesa e la salita di una semplicità assoluta e si arriva infine ad un bivio tra vari sentieri: il 613 e varianti del 617. Decidiamo di scendere alla Malga Lussari (1573 m) e da qui prendere in discesa il famoso sentiero del Pellegrino sempre sentiero cai 613, una strada bianca ripidissima che collega Il Monte Lussari e Camporosso. Conclusa la discesa in un paio d'ore arriviamo a valle stanchi e soddisfatti (totale giornata circa 9 h).
Discesa:
Discesa per sentiero del Pellegrino, sentiero cai 613 fino a Camporosso.
Note:
Fantastico panorama sulle cime delle Rondini, del gruppo del Riofreddo e dello
Jof Fuart. Passi di montagna interessanti quali: Sella Nabois, Sella Carnizza e Sella Prasnig.
Autore: Andrea Visintin -
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Data: 16/08/2009
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Carnizza di Rio Zapraha
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Cima dei Cacciatori
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Salita a Cima dei Cacciatori
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Vista sul Mangart dalla Cima dei Cacciatori
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Tracciato indicativo della traversata