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Traversata delle cime del Pizzo Surettaa cura di Piero Vardinelli Il Pizzo Suretta da SE |
Regione: Lombardia Alpi: Italiane - Alpi Occidentali - Retiche - Gruppo Avers Punto di partenza: Passo dello Spluga (q. 2115 m) Direzione di salita: S - SE Quota massima: 3027 m Dislivello di salita: 1000 m Dislivello totale: 2000 m Tempo di salita: 2,30 h Tempo totale: 6,30 h Difficoltà: EE - A - II - PD (scala difficoltà) Punti di appoggio: Biv. Suretta (q. 2753 m) Tipo di salita: Ghiacciaio e roccette, passaggi su roccia Periodo consigliato: estate Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1255 - Splügenpass 1:25000 Attrezzatura: |
Va comunque precisato che anche l’ascesa alla Punta Nera e la traversata della cresta SE, sebbene non difficile, non è affatto da sottovalutare, bisogna superare tratti ripidi sia su ghiacciaio sia su terreno franoso e la cresta in diversi punti è decisamente esposta (vedi foto scalate).
Per la salita alla Punta Nera vedi anche relazioni:
Pizzo Suretta
Punta Nera - Surettahorn
Per la traversata vedi anche relazione:
Surettahorn-Traversata delle Cime
Accesso:
Da Chiavenna (SO) si prosegue sulla strada per il Passo dello Spluga, fino alla dogana italiana sulla sella del passo, dove si parcheggia.
Descrizione:
Dal Passo dello Spluga, pochi metri oltre la dogana, si segue il sentiero segnalato che in direzione E con numerose svolte conduce al Bergseeli (q. 2311 m). Dalle rive di questo lago i segnali conducono verso SE al Lago Azzurro (2429). Seguendo sempre i segnali si procede ora verso E e per canaletti di ganda e grossi massi da aggirare si raggiunge un canale morenico nei pressi della fronte dal Ghiacciaio di Suretta Sud, a poca distanza dal Bivacco Suretta, visibile sulla cima di un cono morenico. Giunti sul ghiacciaio e valutata la necessità o meno di legarsi in cordata, piccozza e ramponi sono comunque indispensabili, si procede verso nord, in direzione della parte più elevata e ripida del ghiaccio, sotto la verticale della Punta Nera. Generalmente la crepaccia terminale non pone grossi problemi e viene superata a destra, imboccando una rampa detritica di una decina di metri o poco più. Verso sinistra si segue poi l’evidente, ripida e poco marcata rampa detritica, che con un percorso trasversale da E a W, conduce sulla cresta SW, a pochi metri dalla cima. Appoggiando a destra di tale cresta si raggiunge la vetta della Punta Nera (q. 3027 m).
Il percorso di cresta che segue, fra la Punta Nera e la Punta Rossa, è decisamente esposto e non del tutto semplice. Come alternativa al filo di cresta integrale, si può aggirare a S (destra) il primo spuntone roccioso, il pendio è comunque assai ripido e bisogna fare molta attenzione. Ripreso appena possibile il percorso di cresta, si scavalcano alcuni grossi massi e si rimonta facilmente la cresta di calcare rosso, che in breve conduce alla Punta Rossa (q. 3020 m). Da questa vetta si ha una straordinaria visione del notevole e complesso sviluppo di tutte le creste del Pizzo Suretta: la SW delle Cime Cadenti, la NNE che ha origine al Surettajoch, la NE che affonda nel Surettagletscher, la SE che scende alla (q. 2978 m) e alla Punta Adami, proseguendo poi con un largo semicerchio verso la Punta Scaramellini, la Punta Brasca, il Piz Por e il più lontano Piz Muttàla.
Dalla Punta Rossa si scende per la cresta SE, leggermente a sinistra del filo, la prima parte è ripida ma la roccia di un compatto calcare rossastro è eccezionalmente abrasiva e ricca di appigli. Raggiunta la sella nevosa che divide la Punta Rossa dalla parte meridionale del gruppo, rimane da affrontare un passaggio esposto a destra del filo, oltre il quale il percorso di cresta diventa più facile e si sale alla (q. 2978 m), dove ci viene offerta una bellissima visione della piramide della Punta Rossa. Con un percorso quasi pianeggiante si raggiunge poi la Punta Adami, dedicata a Paolo Adami deceduto nelle vicinanze nel 1909, come cita la croce posta a ricordo. Da questa vetta si scende lungo la cresta SE. Nella parte bassa tale cresta diventa un ripido ammasso di grossi blocchi e risalti rocciosi da aggirare, comunque non particolarmente impegnativi e si scende rimanendo in prossimità del margine destro della cresta, in modo da poter individuare il punto migliore per scendere sul ghiacciaio. È anche possibile scendere fin oltre il livello della fronte del ghiacciaio, traversare poi a W e in leggera ascesa raggiungere il ghiacciaio, ricollegandoci con l’itinerario di salita.
Discesa:
Dal ghiacciaio di Suretta S si ritorna al Passo dello Spluga seguendo il percorso di salita.
Autore: Piero Vardinelli - Altre traversate dell'autore...
Data: 14/09/2000
© VieNormali.it
Panorama verso S dalla vetta |
Sulla cresta fra la Punta Nera e la Punta Rossa |
A sinistra la Punta Adami dalla Punta Rossa |
Bellissima Punta Rossa e a sinistra la Punta Nera dalla q. 2978 m |