La Sportiva con Pearson e Ciavaldini sviluppa il free climbing nelle Filippine
Il legame tra La Sportiva, azienda di Ziano di Fiemme leader del settore outdoor, e le Filippine getta le sue basi in un'operazione di donazione effettuata nel 2013 nei mesi immediatamente successivi al disastro naturale dovuto al tifone Hayane che ha colpito le isole dell'arcipelago filippino.
Naturale quindi sposare in pieno il nuovo progetto degli atleti
James Pearsons e
Caroline Ciavaldini, da sempre molto attenti ai progetti di
giving back, ovvero atti a restituire qualcosa in termini di conoscenze, supporto, aiuto a popoli bisognosi attraverso il mezzo (sportivo ed espressivo) dell'arrampicata.
Il nome del progetto ideato dalla coppia di arrampicatori è
SPOT, acronimo che sta per Share (condividere), Progress (progresso), Open (apertura, mentale e di nuove vie arrampicatorie) e Teach (insegnare, ad arrampicare in modo consapevole). Il progetto nasce
"dall'idea di donare semplicemente un po' di attrezzatura per l'arrampicata agli amici filippini conosciuti nei vari viaggi compiuti in passato, ma che poi si è evoluto in qualcosa di più ambizioso: ovvero il tentativo di espandere la cultura dell'arrampicata e del vivere in verticale non ancora diffusa in tutti i paesi del globo nonostante le forti potenzialità e la presenza di climbing spot incredibili." (James Pearson).
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Abbiamo passato più di un mese nelle Filippine arrampicando, pulendo le vie e ovviamente creandoci tanti nuovi amici locali: persone favolose, super ospitali e con tanta voglia di scoprire cose nuove in ambito verticale ma non solo. Momenti di confronto in cui abbiamo scoperto che ci sono effettivamente diverse problematiche da risolvere legate allo sviluppo del mondo verticale." (Caroline Ciavaldini)
Fra queste il costo del materiale che è molto alto nelle Filippine e le tecniche di arrampicata dei climber locali, che sono legate a ciò che i ragazzi hanno appreso guardando i video dei climber americani ed europei, senza una vera e propria conoscenza tecnica appresa in parete.
Per contribuire ad un aiuto concreto James e Caroline hanno fornito più materiale possibile anche grazie al sostegno dei loro sponsors, chiodato nuove aree di grado superiore e trasferito le proprie conoscenze su nodi, soste, tecniche di arrampicata, utilizzo della corda. Il risultato è andato oltre le più ottimistiche aspettative, riuscendo a donare più di 100 Kg di materiale grazie agli sponsors e alla comunità dei climber mondiale che ha preso a cuore il progetto.
Anche le vie tracciate sono risultate davvero interessanti: ad esempio nell'area della cittadina
Cebu è stato scoperto un paretone chiamato Monstrella di ottimo livello, una parete strapiombante di 30 m in altezza e 60 m di base con più di 10 vie, la maggior parte di 8a ed 8c.
Per utili informazioni sull'arrampicata nelle Filippine:
www.climbphilippines.com
Foto by Francisco Taranto