04/03/2013 - Segnature illegittime di vie escursionistiche
La denuncia del CAI Friuli Venezia Giulia che ha presentato un esposto alla Procura di Pordenone
La Commissione Giulio Carnica Sentieri, organo tecnico del Gruppo Regionale friulano, ha presentato un esposto alla Procura di Pordenone con la denuncia contro ignoti per la segnatura illegittima di vie escursionistiche nelle Dolomiti Friulane. Uno dei compiti dell´organizzazione è la manutenzione e segnatura dei sentieri escursionistici friulani, pertanto ha riscontrato la presenza di illegittime ed illecite segnature sui sentieri CAI nel Gruppo Duranno-Cima Preti.
Le segnalazioni presenti in tali montagne, facenti parte del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, non rispettano le caratteristiche prescritte per la segnalazione dei sentieri e vanno a tracciare percorsi di elevata difficoltà (difficoltà I e II grado) non presenti nel catasto dei sentieri. Inoltre esse giungono anche a deturpare la montagna e ad inquinarne il paesaggio e l´ambiente, dal momento che consistono in segni rossi anche di notevoli dimensioni che, per altro, possono trarre in inganno un escursionista inducendolo ad avventurarsi su cime con percorsi rischiosi ed esposti che richiedono notevole esperienza escursionistica, o in alcuni casi alpinistica. Questi segni, oltre a vanificare l´attività di tracciatura del CAI realizzata in attuazione delle competenze affidate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, danneggia in modo determinante l´ambiente e i sentieri stessi, ed in ogni caso non sono parte della segnaletica ufficiale autorizzata.
Una tale situazione di assurda segnalazione è stata riscontrata in diverse zone delle Dolomiti, sia friulane che venete, come nell´emblematico caso della
via normale all´Antelao che avevamo segnalato grazie al
racconto dell´accademico CAAI Francesco Cappellari. Si auspica che si possa giungere ad identificare i responsabili di tali illecite ed esagerate segnature di percorsi dolomitici in alcui casi quasi vergini, imponendogli la pulizia delle rocce segnate.
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