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23/11/2018 - Salewa Green Day
Salewa a sostegno di POW - Protect Our Winters | |||
20/11/2018 - PrimaLoft espande le sue tecnologie biodegradabili
Dopo il primo isolamento in fibre biodegradabili, riciclate, nasce il primo tessuto sintetico con le stesse caratteristiche | |||
15/11/2018 - Ortovox Safety Nights 2019
Partecipa ai corsi valanghe gratuiti in notturna | |||
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07/11/2018 - Climbing Nights con Climbing Technology
Le occasioni per provare il nuovo dispositivo di assicurazione per arrampicata Click Up + | |||
06/11/2018 - Abbigliamento intimo Montura in Dryarn
Montura presenta la linea di intimo altamente performante per il massimo comfort tecnico | |||
06/11/2018 - PrimaLoft Bio isolamento sintetico in fibre riciclate biodegradabili
Contrastare gli sprechi dell'industria tessile con fibre biodegradabili | |||
05/11/2018 - Pronti per salite invernali con i piumini CAMP
I capi invernali che combinano tecnicità e design per affrontare al meglio l'inverno | |||
30/10/2018 - Premio per lo storytelling dei 90 anni di La Sportiva
La Sportiva vince il premio monografia d'impresa dell'anno | |||
02/10/2018 - Moschettone Climbing Technology Lime SG
Un moschettone leggero concepito per l’alpinismo e l’arrampicata sportiva | |||
01/10/2018 - Assicuratore Click Up Climbing Technology
Utilizzabile con tutte le corde singole da 8.6 a 10.5 mm | |||
26/09/2018 - La Sportiva climbing meeting in Spagna
In Spagna si sono incontrati i migliori climbers al mondo | |||
10/07/2018 - Kayland con Millemonti
Gli specialisti in mete inusuali | |||
21/06/2018 - Salewa vince due Outdoor Gold Award
La scarpa Wildfire Edge e lo zaino Apex Wall premiati alla fiera internazionale Outdoor a Friedrichshafen | |||
21/06/2018 - Storytelling video celebrativo dei 90 anni di La Sportiva
Nell'anno del 90° anniversario La Sportiva si racconta attraverso una web-series che celebra gli insuccessi che si celano dietro alcune grandi innovazioni | |||
20/06/2018 - Salewa NORTH3
La sfida ai propri limiti di Simon Gietl e Vittorio Messini in 47 ore e 16 minuti |
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Il tempo ha reso tutt'altro che facile a Simon Gietl e Vittorio Messini portare a termine il progetto North3 che inizialmente comprendeva tre pareti nord su percorsi tecnicamente impegnativi, 9.628 metri di dislivello, 391 chilometri a piedi e con la bicicletta da corsa. I due atleti sono partiti da Solda il 27 maggio alle ore 19 e sono arrivati al traguardo, con un gran sorriso stampato sulla faccia, dopo 47 ore e 16 minuti. 47 ore e 16 minuti in cui hanno più volte pensato di lasciar perdere, soprattutto nel momento in cui, arrivati alla parete nord della Cima Grande, hanno dovuto cambiare via a causa del maltempo, una decisione presa non a cuor leggero. L'entusiasmo era palpabile, non solo per Simon Gietl e Vittorio Messini ma anche per tutti i coinvolti, inclusi amici e partner. Al traguardo, la Lucknerhaus ai piedi del Grossglockner, l'orologio si è fermato a 47 ore e 16 minuti, dopo 391,4 chilometri e 9.628 metri di dislivello. I giovani alpinisti sono atleti professionisti, dall'ottima preparazione, metodici e altamente motivati: tutto quel che ci vuole per riuscire a conseguire i propri obiettivi. A piedi, in bici, scalando o sciando, sono riusciti a mantenere il buon umore nonostante il maltempo. Soltanto quattro ore dopo aver lasciato la base dell'Ortler (3.905 m) a Solda il 27 maggio alle 19, il meteo gli ha voltato le spalle. Poco dopo aver iniziato a scalare la parete nord dell'Ortler, il duo si è trovato ad affrontare la prima decisione difficile: "Nevicava abbondantemente. Stavano cadendo delle piccole valanghe. Volevamo fermarci un attimo a riflettere. Poi, grazie a Dio, la neve ha smesso di cadere e abbiamo deciso di proseguire", racconta Simon Gietl. Alle 00:35 hanno raggiunto la vetta e hanno avuto come ricompensa un’ora di discesa in sci su neve polverosa. Dopo una breve pausa, Gietl e Messini hanno inforcato le mountain bike alle 3 del mattino. Il maltempo continuava a non dar loro tregua. Lungo i 246 km del percorso in mountain bike dallo Stelvio via Bolzano e attraverso le Tre Cime di Lavaredo, hanno dovuto lottare contro il freddo e la pioggia battente. Alle 19 del secondo giorno, Simon e Vittorio hanno raggiunto la parete nord della Cima Grande. Al terzo tiro hanno dovuto prendere l'ardua decisione di tornare indietro. Non volevano sfidare la sorte e il meteo, rischiando di compromettere l'intero progetto. Il duo ha scelto invece di scalare la via Comici (nota come lo Spigolo Giallo) sulla parete sud della Cima Piccola, che appariva meno esposta al maltempo. Un'ora e mezza più tardi hanno raggiunto sani e salvi la vetta della Cima Piccola (2.856 m). L'assennata decisione di Simon e Vittorio può aver cambiato la nozione arrampicata su tre pareti nord, ma ha fatto ben poco per ridurre gli sforzi fisici e mentali che i due alpinisti hanno dovuto affrontare per completare l'impresa. Gietl racconta: "Ci sono stati dei momenti in cui ci siamo chiesti: È tutto OK? Possiamo proseguire? Siamo a posto?" Il percorso in mountain bike fino a Heiligenblut, il punto di partenza per la parete nord del Grossglockner (3.798 m), si È rivelato estenuante, ma l'obiettivo era ormai a portata di mano. Nella nebbia, e dopo una lunga ricerca dell'accesso al percorso, intorno alle 16:00 del 29 maggio hanno raggiunto la vetta più alta dell'Austria sulla parete esposta a nord della "Mayerlrampe", prima di iniziare subito l'ultima discesa verso valle. I due giovani alpinisti vantano insieme una grande esperienza e considerano il proprio successo uno sforzo di squadra. Simon Gietl: "Per un progetto simile, hai bisogno di qualcuno di cui fidarti e di cui stimi molto l'amicizia. Per me, l'alpinismo È qualcosa di davvero speciale, qualcosa in cui siamo noi stessi i giudici. Chiunque faccia la prima salita deve mettere in pratica il proprio stile e le proprie possibilità senza essere giudicato. Alla fin fine, si tratta di addormentarsi felici e soddisfatti di aver raggiunto un obiettivo." Simon Gietl dormirà bene e a lungo: una volta raggiunta quota 19.999 calorie, il suo orologio ha smesso di contarle. Sulle orme di Hans Kammerlander e Hans-Peter Eisendle 27 anni fa, altri due leggendari alpinisti sudtirolesi si sono trovati ai piedi delle tre Cime di Lavaredo: l'alpinista estremo Hans Kammerlander e la guida alpina di Vipiteno, Hans-Peter Eisendle. Nel 1991 il duo ideò il progetto "Da nord a nord". Scalarono la parete nord dell'Ortler e della Cima Grande di Lavaredo in 24 ore. Kammerlander e Eisendle coprirono inoltre la distanza tra Solda e Dobbiaco in mountain bike. Il progetto "Da nord a nord" del 1991 si concluse ai piedi delle Tre Cime. Reportage sul sito Salewa Condividi su: |
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