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Perlomeno per quanto riguarda i campanilisti e spesso poco cosmopoliti alpinisti trentini si è sempre chiesto a un novello scalatore: "ma hai scalato il Campanil Basso?" Se la risposta era no si era ben poco considerati dall'interlocutore. Lungi da me avvallare questa teoria: il mondo è bello perché e vario e le belle cime non si contano, però sono d'accordo sul fatto che questa scalata racchiude ed è in grado di regalare a chi la sperimenta qualcosa che non si può riassumere in 270 m di 4 grado superiore. Queste le principali ragioni per sognare (e poi provare) a scalare questa cima: 1 - L'aurea di storia di alpinismo che si respira ad ogni appiglio che si afferra, ad ogni chiodo che si incontra. Ricordando che quando è stato salito la prima volta i chiodi come li conosciamo noi non esistevano ancora. 2 - Il panorama mozzafiato: dopo una partenza all'ombra di una gola angusta e un pò orrida il sole fa capolino scaldando le dita intirizzite sul tiro più difficile, la parete Pooli, e poco dopo si apre l'orizzonte sulla valle e il lago di Molveno. La natura serpeggiante dell'itinerario ci porta poi a circumnavigare la parete nord lungo lo stradone provinciale e la vista si fà più severa, sul Crozzon di Brenta e la Tosa. Dalla cima si vede tutto. 3 - Non si fa la coda: rispetto a tante altre belle vie su guglie famose (Torri del Vajolet, Campanile di Val Montanaia, Tre Cime di Lavaredo ecc) questa si trova su una montagna piuttosto remota e non facile da raggiungere. Le 4 ore di avvicinamento da valle e 1,30 h dal rifugio scremano parecchi scalatori poco motivati e questo permette di godersi la montagna in santa pace, specialmente in primavera o nelle nitide giornate autunnali. Prezzo: 1 persona 400 € 2 persone 250 € |
Il Campanile Basso visto da est |
Il Campanile Basso visto dalla Busa degli Sfulmini |
Il Campanile Basso visto dalle Bocchette Centrali |
Tratto di arrampicata lungo i camini a Y |
Tratto di arrampicata |
Lungo lo spigolo della parete nord |
Lungo il gran diedro |
Discesa a corda doppia nel vuoto |
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Francesco Salvaterra - 1989 - Tione di Trento (TN) Trentino Alto Adige Specializzazioni: Accompagnamento e corsi di avviamento verso l'autonomia. Nella quotidianità opero sulle montagne di casa: Dolomiti di Brenta, Adamello Presanella e valle del Sarca. Ho esperienza di guida in viaggi di trekking, scalata e sci alpinismo in parte dell'arco alpino, Patagonia, Perù, Nepal. Tipi di proposte: vie normali, vie di roccia, vie ferrate, vie di ghiaccio, cascate di ghiaccio, sci alpinismo Disponibilità: solo su prenotazione Uscite di gruppo: SI - Uscite con bambini: SI |
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Regioni di attività: Lombardia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Val Aosta, Veneto, Estero Zone montuose di attività: Alpi Occidentali, Cozie, Graie, Liguri, Marittime, , Alpi Centrali, Pennine, Lepontine, Retiche Web: www.francescosalvaterra.com |
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Giacca antivento idrorepellente, con morbido e caldo rivestimento interno, per attività invernali all'aperto. Polsini stretti con chiusura a nastro regolabile; collare e cappuccio regolabile e staccabile che garantiscono una doppia protezione contro il vento; 2 tasche zip, 1 tasca nastrata zip esterna, 1 tasca interna per portafoglio, cellulare e altri oggetti di valore. |