Sulla Parete della Fasana nel Gruppo delle Grigne come in capo al mondo"Due uomini si preparano a salire una montagna in inverno. Sul fare del giorno si mettono in cammino e iniziano la loro ascensione lungo una parete bella e imponente, ricoperta da metri e metri di neve e ghiaccio. Sembra un angolo sperduto del mondo e invece sono sulla Parete della Fasana, nel gruppo delle Grigne a soli 20 minuti dal Lago di Como."
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Questa la trama del cortometraggio
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Gazzaplay de La Gazzetta dello Sport. Un film che riporta l'alpinismo a una dimensione "casalinga", nel senso del salire le montagne vicino casa. Il tutto inserito in una prassi quotidiana, come il normale lavorare e concedersi una pausa di una giornata per andare in montagna. E' proprio con un'officina in bianco e nero che inizia il film, dove uno degli "attori" (invero personaggio reale del Gruppo Alpinistico dei Ragni di Lecco) sta lavorando fra macchinari che spezzano una lunga matassa di fil di ferro, si immagina per farne dei chiodi o altri componenti. Macchinari che ruotano, spezzano, tagliano, battono, con un misto di suoni che pian piano sembra diventare una musica ritmica, nascondendo così il frastuono della giornata di lavoro in officina in una quasi melodia. Poi una telefonata, una visita, pochi accordi e si è pronti a partire l'indomani. Nell'officina spunta anche una lama di piccozza appena affilata... Ciò fa capire la destinazione: neve e ghiaccio!
Inizia così la salita di una parete bianca, traboccante di neve, con il cielo azzurro che ha sostituito il bianco e nero dell'officina. Il mondo torna ad essere a colori là fuori, fra i monti, nella libertà di una scelta, di una linea da seguire, lungo una parete che fa sembrare di essere non sulle Grigne, montagne di casa, ma su qualche sperduta parete nella Cordillera Andina o in Himalaya. Due amici che scalano all'unisono, salgono pendii ripidissimi di neve immacolata e sbucano su un'aerea e funambolica cresta, per poi tornare a valle con un lungo percorso nel candore di campi innevati.
Forse nient'altro che la routine di chi va in montagna, un giorno sei a lavoro in una solita e scontata giornata in bianco e nero e il giorno dopo sei in un mondo affatto scontato, dove la routine lascia spazio alla scoperta e all'improvvisazione. Ed è così che si riesce a tornare in quel bianco e nero, avendo nella mente e nell'animo il grande bianco e il grande azzurro di quella giornata...
Un film selezionato al Trento Film Festival 2015, al Swiss Mountain Film Festival 2015, al Milano Mountain Film Festival 2015 e all'Orobie Film Festival 2016.
Anno: 2014
Durata: 23 min.
Regia: Pietro Bagnara
Cast: Ragni di Lecco
Genere: Alpinismo contemporaneo
Lingua: italiano
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