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![]() Il Pizzo Trona |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Pescegallo Versante di salita: N Dislivello di salita: 1150 m - Totale: 2300 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: tarda primavera - autunno |
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Risalendo la Valle Gerola, si rimane colpiti dalle forme del Pizzo Trona che insieme al Tronella costituisce un castello colmo di magie.
Da Morbegno, sulla statale per Sondrio, si prende a destra per la Val Gerola che si risale interamente sino a Gerola Alta. Attraversato il piccolo centro, si prosegue seguendo le indicazioni sino a Pescegallo, parcheggiando nel grande piazzale della seggiovia.
Si percorre il piazzale in tutta la sua lunghezza, prendendo una sterrata che conduce ad una baita in sasso distante un centinaio di metri, dove ha inizio il sentiero segnalato (148) per il lago Trona, che procede quasi pianeggiante per risalire brevemente ad una baita e riprendere a traversare il versante nord del Pizzo Tronella. Giunti ad un alpe in abbandono, il sentiero ha un´ impennata, risalendo con numerosi tornanti un ripido pendio erboso tra radi larici, per poi tornare a pianerggiare lungamente dopo aver superato il bivio per il Lago Pescegallo. Si procede con ampia vista sinchè il sentiero, passato sul lato west del Tronella, non inizia a scendere, giugendo al Lago Trona (1´45). Si attraversa la diga, scorgendo la traccia che risale le pietraie sotto la diga del Lago Inferno e giunti ad un bivio in prossimità di una baita, si ignora la deviazione a destra per il rifugio Falc. Ora il percorso diviene tipico dell´ alta montagna e più impegnativo. Alle case dei guardiani del Lago Inferno, si prende una traccia che va a sinistra (indicazioni su un masso) diretta alla Ferrata Trona. Si supera una pietraia di grossi blocchi, poi una seconda con massi più piccoli e infine si risale il ripido fianco west portandosi sulla cresta nord che si segue sino alle prime catene che aiutano a risalire delle placche adagiate. Poi tratti sprovvisti di assicurazione sino ad un diedro/canale di 6/7 (III-)metri attualmente attrezzato , quindi un breve muretto(II+) di un paio di metri, aggirabile, e infine risalito l´ ultimo ripido tratto tra erba e rocce non molto stabili, ri raggiunge la croce di vetta. Un ampio respiro.
Come per la salita.
Dato i lunghi tratti sprovvisti di attrezzatura, è consigliabile portare uno spezzone di corda. Pernottando al rifugio Falc, che si raggiunge in breve attraversando la diga del Lago Inferno, è possibile accoppiare al Pizzo trona la salita al Pizzo Tre Signori.
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La cresta di salita vista dal Lago Inferno | L´ autore impegnato nel diedro quando ancora non era attrezzato |
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