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Il pendio roccioso e la cresta di salita |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di S. Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Garès (q. 1350 m) - Val di Garès Versante di salita: E Dislivello di salita: 1650 m - Totale: 3300 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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La cima di Campido, che presenta una bella parete vista da Falcade, offre una piacevole salita escursionistica, al di fuori die percorsi più battuti e celebrati delle Pale, su buon sentiero fino a Pian di Campido, poi per tracce ed infine una facile cresta con divertenti passaggi su roccia saldissima fino alla panoramica cima.
Da Garès, passata la piccola chisetta, si prende la mulattiera che sale a Malga Stia, per abbandonarla dopo un centinaio di metri a favore del vecchio sentiero. Si lascia anche questo dopo pochi minuti, quando devia dal corso del torrentello e si prende una traccia, non troppo evidente tra l’erba alta che riattraversa il rio, ritrovando poco dopo i deboli segnavia. La traccia prosegue nel bosco ripida ma comoda, attraversa una radura con massi, risale nel punto più debole la sovrastante fascia rocciosa coperta di mughi e sale ad un colle dove incrocia la traccia che sale da Malga Stia (detta traccia è decisamente sconsigliabile in salita, ripidissima e con fondo scivoloso tra erba alta). Si prosegue uscendo dal bosco per un tratto più ripido (Scalet bas - corda fissa) ed una cengia boscosa. Si risalgono in diagonale a sinistra dei prati sospesi (Scalet Alt) fino ad entrare nel vallone che racchiude il pian di Campido.
Si lascia il sentiero poco prima del Pian di Campido, salendo nella rientranza tra la Cima di Campido e l’appicco giallo della Taiada. Si sale tenendosi prevalentemente a sinistra del solco del canale (comunque possibile ma qualche passo su roccia friabile), uscendo sul pendio superiore che si fa più ampio, fino alla forcella che chiude il vallone. Al di la scivola uno stretto canale di roccia e ghiaccio, spazzato dalle recenti frane staccatesi dalla torre 64 Compagnia Alpini. Si torna qualche metro in versante sud, e si attacca la scarpata di rocce ed erba, aggirando il basamento della Torre 64 Compagnia e dei Campirei (ometti e qualche segno rosso, ma vari percorsi possibili). Si risale un pendio ghiaioso (neve fino a metà stagione) mirando al centro di esso ad un canale debolmente inciso che taglia la fascia rocciosa sovrastante da sinistra a destra. Si risale il canale (un passo di I+ all’inizio) fino ad una forcelletta di cresta. Si risale la cresta, tenendosi prevalentemente qualche metro in versante sud ed affacciandosi ogni tanto sul filo, fino alla comoda vetta (segni rossi ed ometti, qualche passo di I, su roccia solida e non esposto). E’ presente un libro di vetta, si contano una decina di salite all’anno.
Come per la salita.
Salita non difficile, da consigliare ad escursionisti allenati e con passo sicuro
Alla base del canale | Lungo la cresta | Ometto di sassi in cima |
Guarda la panoramica dalla cima: Guarda la fotoscalata di Cima di Campido Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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