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La morena con il Pizzo sullo sfondo |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Capanna Mambretti (q. 2003 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1030 m - Totale: 2060 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo Redorta è una montagna abbastanza semplice da salire, ma molto remunerativa dal punto di vista del panorama,che è vastissimo dalla cima. Anche il solo raggiungere il nostro punto di partenza ( Capanna Mambretti ) vale la pene per una gita. Io e il mio compagno di salita siamo stati accompagnati dalle famiglie che ci hanno atteso al rifugio passeggiando e raccogliendo mirtilli. La Capanna Mambretti si trova lungo la Gran Via delle Orobie. La prima salita del Pizzo Redorta è di alcuni topografi nel 1830.
La Capanna Mambretti è situata su un balcone da cui si gode una stupenda vista, la si raggiunge in circa 2 ore dal piano di Agneda ( q 1228 m ). Provenendo da Milano si percorre la statale 36 fino a Sondrio, al termine della sua circonvalazione girare a destra per Piateda, dopo poco (attenzione i cartelli non sono molto visibili) girare ancora a destra seguendo le indicazioni per Agneda e Diga di Scais.
Dalla capanna si segue un sentiero in leggera discesa con direzione SE che ci porta alla confluenza fra il vallone di Porola (a sinistra) e quello di Scais (a destra). Si risale quest'ultimo costeggiando la base della lunga Cresta Corti che scende dalla Punta di Scais; è meglio comunque non salire troppo vicino alla base della cresta. Il percorso si svolge qui su tracce di sentiero, che ci portano al ripido salto che il ghiacciaio fa al termine del vallone; superatolo ci si porta verso sinistra in direzione della Bocchetta di Scais (qui si arriva anche dalla Capanna Baroni alla Brunone). Prima di raggiungere la bocchetta si nota sulla destra verso un evidente canalino: una volta era un facile canale nevoso, ma a causa della scarsità di precipitazioni si è trasformato in canale con pochissimo ghiaccio su detriti, molto "delicato" da salire e soprattutto pericoloso da scendere. In presenza di neve in primavera può essere conveniente salirlo, mentre in estate conviene raggiungere la Bocchetta di Scais. Questo è l'unico punto impegnativo della salita, poi all'uscita del canale un bel passaggio atletico un po' esposto porta sulla cresta e qui, per sfasciumi e rocce rotte, lungo la cresta nord in breve si raggiunge la vetta. In assenza di neve non conviene salire il canalino ma è meglio raggiungere la Bocchetta di Scais (presente una corda fissa) e quindi salire la facile cresta nord sino in vetta.
Come per la salita.
Le chiavi della Capanna Mambretti si possono ritirare presso i custodi della diga di Scais che si oltrepassa durante la salita. Dal parcheggio dove si lascia l´auto si cammina prima su una carrareccia fino al ponte sul Torrente Caronno e poi su un sentiero ben segnato che ci porta appunto prima al lago di Scais, poi alle baite di Caronno, senza fatica, e con una bella impennata finale alla Capanna Mambretti.
L'Alpe Caronno | Il bel salto del fronte del ghiacciaio | Il panorama dalla cima a 360° |
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